Episodi sentimentali nella vita sessuale di uno scrittore televisivo di New York la cui ultima moglie (Streep) l'ha abbandonato per una donna. In questo poema d'amore per una Manhattan interiorizzata e sognata, calata nel sublime bianconero di Gordon Willis o accarezzata dalle canzoni di George Gershwin, più che la vicenda contano i personaggi e il tono con cui sono raccontati. Dramma in cadenze leggere di commedia: la summa di Allen di cui è per molti critici e spettatori il film preferito, quello che resterà. Agli Oscar, infatti, non fu nemmeno nominato. 1° film di Allen in bianconero e anamorfico. L'autore non ne era soddisfatto: troppo statico. 1° film con Susan E. Morse al montaggio.

Alvy Singer , sguardo in macchina, ci racconta le sue riflessioni sulla vita e sulla morte e sulla fine del suo rapporto con Annie. Fin da piccolo soffriva di qualche depressione relativa al timore dell'espansione dell'universo e anche a causa della sua abitazione situata sotto le montagne russe del Luna Park. Il suo interesse per l'altro sesso era già vivo all'epoca. Divenuto adulto è ora un comico di successo che la gente riconosce per la strada. Le sue ossessioni hanno subìto una trasformazione: ora si sente vittima dell'antisemitismo.

Le famiglie McKay e Canfield sono afflitte da un'eterna faida. I due capi famiglia si scontrano a duello e si uccidono a vicenda lasciando l'amaro compito di essere vendicati alla loro prole. Il giovane McKay tuttavia, non viene allevato nell'odio ma dato in affidamento ad una famiglia di New York. L'uomo crescerà all'oscuro della faida tra la sua famiglia e i Canfield sino all'età di 21 anni quando erediterà tutti i possedimenti dei McKay e dovrà quindi recarsi al suo paese natale per prendere possesso delle proprietà ereditate. Durante il viaggio in treno stringe amicizia con una giovane donna che si rivelerà essere figlia di Joseph Canfield, attuale capofamiglia dei Canfield che, quando saprà dell'arrivo del McKay darà il via a una caccia per tutto il paese e il giovane sarà vittima dei loro continui attentati. Solo l'amore tra i due porterà equilibrio e pace tra le due famiglie.

Tormentati dal nonno di Paul, loro manager, i Beatles prendono un treno da Liverpool a Londra per peartecipare a uno show televisivo.

Da 9 racconti (e dalla poesia Lemonade: l'episodio con Jack Lemmon) di Raymond Carver. Nella sua mescolanza di generi e di toni questo grande capitolo della saga americana di Altman è una commedia umana dove si può trovare di tutto, come nella vita. Come Carver – di cui sviluppa i racconti, modificandoli e allacciandoli l'uno all'altro – il regista non interviene a commentare i fatti: si limita a raccontarli con lucidità, dolente partecipazione e una libertà che lascia allo spettatore la possibilità del giudizio. Si apre con un minaccioso volo di elicotteri e si chiude con una scossa di terremoto a Los Angeles, dove si svolgono le storie (ambientate da Carver a Seattle o Portland). C'è chi ha trovato quest'affresco troppo amaro, impietoso, disperato. Altman non ha bisogno di alzare la voce per fare l'apocalittico. America oggi? Ma qui si parla anche di noi. Leone d'oro 1993, ex aequo con Tre colori-Film Blu di Kieslowski, e una Coppa Volpi straordinaria al complesso degli interpreti.

Le vicende di un ospedale da campo statunitense durante il conflitto in Corea, dove alcuni brillanti chirurghi trovano nell'umorismo e nell'understatement il segreto per conservare la sanità mentale nonostante gli orrori della guerra.

Un impenitente single trentenne ha una vera e propria avversione per i matrimoni, tanto che riesce ad arrivare sempre in ritardo. Un giorno però proprio ad un matrimonio incontra la bella americana Carrie e ne rimane affascinato...

L'ex agente Cia e la moglie conoscono i futuri consuoceri.Jack Byrnes e sua moglie, in compagnia della figlia e del futuro genero Greg, si recano a Miami per conoscere i genitori del ragazzo. Bernie e Roz Fotter sono quanto di più distante dai Byrnes: avvocato in pensione lui e terapista sessuale lei, si rivelano immediatamente troppo eccentrici per i gusti dell'ex agente Cia Byrnes... In questo brillante sequel di Ti presento i miei, l'intuizione geniale è stata di aver affidato il ruolo dei genitori di Stiller a Dustin Hoffman e Barbra Streisand. Insieme, si impadroniscono del film con una verve che, a parte De Niro, stende tutti gli altri. La saga dei Focker non può finire qui.

In fuga dalla legge, Divine si nasconde sotto lo pseudonimo di Babs Johnson in una casa mobile tutta rosa a Phoenix, nella contea di Baltimora; a farle compagnia sua madre Edie, mangiatrice compulsiva di uova, suo figlio Crackers e la sua cara amica Cotton: ma mentre stanno ancora ambientandosi nella nuova città, una coppia di terribili nemici trama alle loro spalle, per scovarli e annientarli in modo da potergli strappare il titolo di 'persone più disgustose del mondo'....