Le tre sorelle Jordan e le loro delusioni. Joy è alla ricerca della felicità e per questo lascia il suo compagno e il lavoro. Crede di avere finalmente soddisfatto le sue aspirazioni quando incontra Vlad, un tassista russo emigrato che però la deruba. Trish è sposata con Bill, uno psichiatra di cui non conosce le tendenze pedofile. Helen è invece una scrittrice di successo in crisi di identità. Accetta la corte pressante di un timido, per poi lasciarlo a consolarsi con una vicina di casa. Anche i genitori delle tre sono in procinto di separarsi. Film volutamente "in nero" che non ha potuto partecipare al Sundance per la sua "sgradevolezza", ma che non ha nulla di corrivo. È un ritratto "morale" al vetriolo di una società che non sa più neppure cosa sia la moralità. È un film che disturba, perché mostra ciò che non si dovrebbe mostrare (lo sperma) e nasconde ciò che invece è divenuto "normale" vedere: l'omicidio ad esempio.

Tenenbaum e sua moglie Etheline hanno tre figli: Chas, Richie e Margot, e sono separati. Chas lavora nel settore immobiliare, Margot fa la commediografa e Richie è un campione di tennis. I successi dei giovani Tenenbaum sono stati cancellati da vent'anni di tradimenti e fallimenti sempre imputati alle colpe del padre. Una inattesa riunione di famiglia farà chiarezza sulle zone d'ombra nella vita di ciascuno.

Tra il 1953 e i primi anni Settanta, in Georgia, si sviluppa il rapporto tra una vecchia, bizzosa e burbera signora ebrea e il suo autista di colore, rapporto tra padrona riluttante e servitore saggio che si trasforma in un'amicizia solidale. In filigrana al racconto s'iscrive, con delicatezza, un discorso sul razzismo e sulle minoranze etniche negli USA. Pur con un pizzico di melassa sentimentale, scritto da Alfred Uhry che adattò una sua pièce (premio Pulitzer), è un buon film, intelligente, accurato. Ebbe 9 nomination e 4 Oscar (film, attrice protagonista, sceneggiatura e trucco per l'italiano Manlio Ronchetti). I 2 protagonisti sono strepitosi, D. Aykroyd sorprende con una recitazione sopraffina sotto le righe. J. Tandy (1909-94) ebbe l'Oscar a 80 anni.

David, che crea giardini per mestiere, affitta un appartamento nel centro di San Francisco. Una sera, dopo l’ennesima birra, si materializza nel suo salotto una giovane donna, Elizabeth, che reclama la proprietà della casa e di ogni singolo oggetto che l’adorna. Improvvisamente, così come è apparsa la ragazza svanisce, per tornare subito dopo a tormentare David e la sua discutibile condotta casalinga. Superato lo sconcerto iniziale e convintosi della sua sanità mentale, David dà ‘vita’ a una curiosa convivenza tra il fisico e il metafisico con Elizabeth, finendo irrimediabilmente per innamorarsene. Ma perché il loro amore si ‘concretizzi’, letteralmente, David dovrà scoprire la ragione dello stato di sospensione di Elizabeth tra questa e un’altra vita e convincerla a materializzarsi trattenendola per sempre.

Bill e Ernest fanno lo stesso mestiere (rivenditori di rivestimenti in alluminio per abitazioni) e hanno la stessa passione: le Cadillac. Un giorno, un incidente stradale in cui rovinano le rispettive auto li arma l'uno contro l'altro: per vendicarsi iniziano una serie di dispetti reciproci. Ma lo scontro prima o poi dovrà terminare: il municipio, infatti, ha revocato loro la licenza a causa dei mezzi troppo spregiudicati di vendita. I due si trovano così senza lavoro.

Due coniugi in crisi insieme alla loro figlia cieca si trasferiscono in Italia, in un castello. Misteriosi avvenimenti si susseguono tra le mura, in quanto la loro figlia dice che qualcuno, di notte, le fa visita nella sua camera. In realtà, nel castello, vive un essere deforme.

Bordeaux, durante la campagna elettorale comunale. François Vasseur torna negli Stati Uniti dopo quattro anni. Egli non ama suo padre, Gérard, sposato con una candidata alle elezioni. Lo considera ipocrita, malevolo ed edonista. L'opinione è rafforzata dall'idea di non essere davvero suo figlio. La candidata è Anne Charpin-Vasseur, che è anche l'ex cognata di Gérard. Dal primo matrimonio ha avuto una figlia: Michèle. Da anni François ama la cugina, una studentessa di psicologia brillante ed attraente.

Nick è un chirurgo stimato e in carriera. Pur avendo al suo fianco una donna bella e disponibile come Anne, Nick non fa altro che pensare a Helena, donna affascinante e indipendente, ma che non vuole sapere niente di lui. Dopo averla salvata da un incidente automobilistico, la rapisce, portandola a casa sua, e pur di possederla è disposto a privarla degli arti inferiori e superiori. Presentato alla Mostra di Venezia.