La giovane Hanna è sorda, straniera in Gran Bretagna, e trascorre con una ripetitività maniacale le giornate solitarie, tra la sua casa e la fabbrica in cui lavora. L'handicap la costringe a servirsi di un apparecchio acustico che, per altro, le è utile per decidere quando non ascoltare i rumori della fabbrica o semplicemente isolarsi dal mondo. Proprio il suo "non rapporto" con i colleghi operai è al centro della scintilla che finirà per cambiarle la vita. Hanna viene infatti convocata dalla proprietà e in pratica costretta, per questioni di "quieto vivere" sindacale, a prendersi un mese di vacanza, dato che dopo anni non si è mai presa né una vacanza né un giorno di malattia.
Alla periferia di Copenaghen, un gruppo di persone si incontra per la lezione settimanale di italiano. Fra gli allievi, un eccentrico pastore protestante, un uomo e una donna bloccati dalla timidezza, due signore che si scoprono sorelle e altri esemplari di varia umanità.
Una donna si trova in un parco pubblico incatenata a un carretto di hot dog e nel mirino di un cecchino che si trova in un edificio dinanzi a lei. I due comunicano mediante il cellulare parlando di armi e di responsabilità mentre nel carretto c'è una bomba pronta ad esplodere non appena la batteria del telefono si scaricherà. Film che cerca una nuova strada nel genere 'pazzo che minaccia la società'. Ci prova ma non convince del tutto.