Sebbene non sia ancora in grado di riprendersi dalla scomparsa della moglie, l'attore e regista teatrale Yusuke Kafusu accetta di mettere in scena Zio Vanja a un festival di Hiroshima. Qui, conosce Misaki, una giovane riservata che le è stata assegnata come autista. Nel corso dei loro spostamenti, la crescente sincerità delle loro conversazioni costringe entrambi ad affrontare il loro passato.

Il film è la cronaca di una sconfitta, ma anche la storia dei giovani Aalia e Jeet, protagonisti in prima persona delle divisioni dell’India di Gandhi: lei musulmana, lui induista. Dopo 300 anni di dominio imperiale, nel 1947 l’India si appresta a diventare un paese libero, lasciando la protezione della monarchia inglese. A gestire la difficile separazione che scatena lo scontro tra le etnie e le confessioni dello sterminato paese (induisti, musulmani, sikh) è chiamato il nipote della Regina Vittoria, Lord Mountbatten che crede nel suo compito salvifico, si trasferisce in India con la famiglia, si impegna a sanare conflitti anche all'interno della sua corte.