In seguito allo scontro con un animale posseduto da un demone il principe Ashitaka viene contaminato da una maledizione mortale. Si mette dunque in viaggio per scoprirne l'origine e chiedere una cura al grande Dio Bestia, l'unico in grado di guarirlo. Arrivato nelle regioni da cui proveniva la bestia scopre una guerra tra uomini e una forma primitiva di animali della foresta, giganti, senzienti e aiutati da quella che chiamano la Principessa Spettro, una ragazza cresciuta dai lupi che ha rinnegato gli uomini. Dall'altra parte gli uomini, capitanati da Lady Eboshi che gestisce con amore, giustizia e pietà il suo villaggio di fabbri, vogliono lavorare la montagna e abbattere gli alberi per poter estrarre il ferro (fonte di ricchezza). In mezzo un gruppo di monaci cerca di fomentare gli uomini ad uccidere il Dio Bestia e rubarne la testa perchè, si dice, fornisca l'eterna giovinezza.

Joh Dunbar è considerato un eroe dopo che accidentalmente conduce le truppe dell'unione alla vittoria durante la Guerra Civile. Richiede una posizione sulla frontiera dell'ovest, ma la trova deserta. Presto, però, scopre di non essere solo ed incontra un lupo che chiama "due calzini" e una tribù pellerossa. Presto, Dunbar stringe amicizia con la tribù e scopre una donna bianca cresciuta dalla tribù di nativi...

Mitchell Stevens, avvocato di valore, arriva a Sam Dent, cittadina della Columbia britannica, dove si è appena consumata una grande tragedia: l'autobus della scuola è precipitato in un lago ghiacciato e tutti i bambini sono morti. Uniche sopravvissute, l'autista Dolores e una ragazza, Nicole, che rimane su una sedia a rotelle. Stevens spinge per fare causa ai responsabili ma deve convincere i genitori delle vittime.

Verso la fine del 1700 nella zona meridionale della Francia accadde un fatto che fece epoca, tramandato poi nei decenni con le dovute licenze di fantasia e di leggenda. Fu lo stesso re Luigi XV a dare ordine che il mistero venisse risolto. Circa centotrenta persone erano state trovate uccise e massacrate. Presto si capì che l'assassino non era un umano ma un animale, chiamato appunto "la bestia di Gévaudon". Per la caccia al mostro non basta l'esercito, ci vogliono degli specialisti, ed eccoli: Grégoire de Fronsac (Le Bhin), una sorta di Indiana Jones d'epoca, e Mani (Dacascos) un indiano mistico e ottimo combattente.

La storia segue l'educazione del piccolo umano Mowgli, salvato da un branco di lupi nella giungla indiana. Mentre imparerà le dure regole della giungla sotto la proterzione di un orso chiamato Baloo e di una pantera dal nome Bagheera, Mowgli sarà accettato dagli animali come se si trattasse di uno di loro. Da tutti tranne che da uno: la terribile tigre Shere Khan. Tra i pericoli nascsoti nella giungla, Mowgli si ritroverà anche a dover affrontare le sue origini umane.

Un’adolescente con problemi familiari fa un sogno che la porta a rivivere la favola di “Capuccetto rosso” come protagonista, con tanto di lupo, o per meglio dire licantropi, assetati di sangue…

Joseph e la sua famiglia vivono in una remota regione selvaggia dedicandosi all'attività di cacciatori di pellicce. La loro tranquillità viene minacciata quando iniziano a sospettare che le loro trappole siano compromesse dal ritorno di un lupo selvaggio e solitario. Determinato a catturare il predatore sul fatto, Joseph lascia la sua famiglia per rintracciarlo mentre la moglie Anne e la figlia Renée trovano fuori casa un uomo di nome Lou gravemente ferito e dato per morto. Più a lungo Lou rimane e più Joseph è assente, più Anne diventa paranoica e l’idea dell’esistenza di un misterioso predatore nei boschi diventa lentamente una minaccia molto tangibile e vicina.

Il Mondo delle Favole è nel caos, l'equilibrio tra bene e male è stato spezzato dalla Matrigna cattiva Frieda che sta guidando un'alleanza di cattivi decisi a prendere il potere. Spetterà alla sua figliastra, Ella (anche conosciuta come Cenerentola) portare l'ordine nel mondo, aiutata dal suo amico Rick, servitore del Principe.

Un gruppo di giovani attori è invitato alla villa di Axel de Fersen (François Berléand), ricco e paralizzato, per realizzare uno spettacolo in onore del suo strano nipotino Nicolas (Thibault Truffert), che non parla mai. Ad assistere de Fersen, c’è un inquietante e ambiguo tuttofare, Stéphane (Denis Lavant). I ragazzi inscenano una versione rivisitata, ma non troppo, di Cappuccetto Rosso. Una volta che tutti si sono ritirati per la notte, cominciano ad accadere cose strane.