Brian, a otto anni, si risveglia dietro casa col naso sanguinante, ma non ricorda come sia successo. Da quel momento comincia ad aver paura del buio, a bagnare il letto e ad avere terribili incubi. Anni dopo, diciottenne, è convinto di essere stato rapito dagli alieni. Neil è un teppista temuto da tutti. Anche lui ricorda un episodio della sua infanzia con l’allenatore di baseball. Entrambi, per un caso del destino, s’incontrano a New York...

La scoperta della propria omosessualità da parte del timido Jamie (Berry) e del disadattato Ste (Neal), in un ambiente popolare infarcito di pregiudizi sessisti. Debutto cinematografico di una giovane e quotata regista teatrale, che porta sullo schermo un testo di Jonathan Harvey (anche sceneggiatore) già collaudato con successo sulle scene. Il film è forse un po' troppo edulcorato ma le interpretazioni sono ottime (da tutti i punti di vista). Il film, diventato da subito un cult, è rivolto soprattutto ai giovani gay.

May è una giovane e strana ragazza che ha avuto un'infanzia molto difficile e che non conosce il significato dell'amicizia e dell'amore. Lavora in una clinica per animali e vive da sola con la sua unica vera "amica", una bambola che la madre gli regalò quando era ancora piccola. Quando ancora una volta i tentativi di conquistare l'uomo dei suoi sogni andranno falliti, deciderà di costruirselo da sola l'uomo perfetto, usando le parti delle sue vittime.