Un ritratto della quotidianità nella Striscia di Gaza, dove una popolazione di circa due milioni di persone conduce la propria routine, nonostante i segni visibili lasciati dal perenne conflitto. È difficile immaginare uno spaccato di normalità a Gaza, spesso definita una prigione a cielo aperto, e che torna alla ribalta delle cronache solo quando sale la tensione tra Israele e Hamas. I registi del film hanno scelto di mostrare una Gaza, come raramente si vede: non attraverso le lenti dell’analisi politica, o mettendo in risalto la situazione di conflitto. Hanno scelto, invece, di immergersi nella quotidianità, nella semplicità della vita dei gazawi, cogliendone le sfumature culturali e la ricchezza sociale che ne deriva.
Dopo l'ultima aggressione israeliana sulla Striscia di Gaza, una volta cessati i bombardamenti, la realtà del conflitto scompare dai media. Il documentario è un viaggio a Gaza in cui, attraverso vari personaggi, conosciamo la violazione dei diritti umani che esiste quotidianamente nella Cisgiordania occupata e la situazione di blocco e di guerra in cui sta cercando di sopravvivere la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. È un viaggio attraverso le loro città, la loro gente e anche, in qualche modo, la loro storia sotto l'occupazione di Israele.