Il re di Danimarca è stato ucciso dal fratello, che ne ha preso il posto sul trono e nel cuore della regina. Ma lo spettro del padre appare ad Amleto per spingerlo alla vendetta. Il principe, per compiere la sua tragica missione, rinuncia all'amore di Ofelia (che si ucciderà), si finge pazzo, sopravvive a una congiura organizzata dal re e muore anch'egli.
Nel 1943, mentre il mondo è nel pieno della seconda guerra mondiale, Arturo vive la sua travagliata storia d'amore con Flora. I due si amano ma lei è la promessa sposa del figlio di un importante boss di New-York. Per poterla sposare, Arturo deve ottenere il sì del padre della sua amata che vive in un paesino siciliano. Arturo, che è un giovane squattrinato, ha un solo modo per raggiungere l'isola: arruolarsi nell'esercito americano che sta preparando lo sbarco in Sicilia.
Il film, ambientato nell'alta borghesia americana, narra le vicende di Mary, moglie felice e madre di una bambina. Per la perfidia di due sue amiche pettegole, viene a sapere che il marito la tradisce. La donna ne rimane turbata profondamente e ottiene il divorzio. Ma il secondo matrimonio dell'uomo fallisce sia per l'intervento di Mary, sia per la spregiudicatezza della nuova moglie.
Proveniente da una povera famiglia di colore, Billie Holiday attraversa un'esistenza drammatica e travagliata prima di diventare una delle più grandi cantanti di jazz e blues: dai bordelli e dai night di infimo ordine di Harlem al successo della Carnegie Hall. Tutto però troppo tardi: Billie muore poco tempo dopo aver finalmente raggiunto il successo, ormai minata dall'abuso di alcool e droghe.
Negli anni Quaranta l’icona della musica jazz Billie Holiday collezionava successi in tutto il mondo, mentre il governo federale statunitense decideva di trasformare la Holiday nel capro espiatorio di una dura battaglia contro la droga prendendo di mira la sua fragile e complicata vita. Il fine ultimo delle azioni intraprese contro la cantante non era però legato alla droga, ma impedirle di eseguire la sua straziante ballata “Strange fruit”, grido di denuncia contro i linciaggi del governo degli U.S.A. e contributo essenziale per il movimento per i diritti civili.
Prima regia shakespeariana di Laurence Olivier per il cinema. La guerra di Enrico V contro i Francesi. Le vittoriose battaglie, il matrimonio con Caterina di Troyes, figlia di Carlo VI... Figurativamente eccezionale, prende le mosse da un teatro elisabettiano ricostruito in studio e, seguendo alla lettera il copione di Shakespeare, si fonde poi magnificamente con un'ambientazione più cinematografica.
I cavalli sono l'anima e il sangue della storia. Siamo negli anni quaranta. Il cow boy John Grady Cole (Demon, appunto) vede letteralmente capovolgersi il suo mondo. Ciò che resta del west viene ingoiato dalle strade e dalle costruzioni. Il colpo di grazia glielo dà sua madre, che vende il ranch a una società petrolifera. Partendo per il Messico col suo amico Lacey, Cole crede di trovare qualcosa di ciò che ha perduto, una terra selvaggia buona anche per i cavalli. In principio le cose sembrano funzionare, il cow boy trova ranch, lavoro e anche l'amore. Ma la ragazza non è quella giusta, infatti è la figlia del padrone, e laggiù nel Messico non basta essere innamorati per essere felici. Tutt'altro. E così John comincia a "perdere". Prima gli appioppano una falsa accusa di omicidio, poi, il padre della ragazza fa di tutto per separare i due, ad ogni costo.