Il film è dedicato al tema dell'uso delle armi in America, facendo riferimento alle stragi nelle scuole americane, in particolare al massacro della Columbine High School, vicino a Denver e Littleton, nel Colorado, nella quale due ragazzi armati di fucile entrarono nella loro scuola dove uccisero 12 studenti e un insegnante per poi suicidarsi. La realizzazione del documentario ha portato l'autore in giro per gli Stati Uniti, fino alla finale intervista all'ex-attore Charlton Heston, presidente della National Rifle Association (letteralmente Associazione Nazionale dei Fucili in inglese). Spostatosi in Canada per approfondire il tema dell'uso delle armi, Moore giunge alla conclusione che non è l'arma in sé a creare il crimine, ma la paura del crimine stesso che negli Stati Uniti, attraverso i suoi mezzi d'informazione e l'uso politico delle differenze sociali, porta chiunque a diffidare del prossimo, trascinando questi contrasti a forme di difesa personale eccessiva.

Tratto dal libro "The smartest guys in the room: the amazing rise and scandalous fall of enron" di Bethany Mclean e Peter Elkind, si narra la storia di uno dei peggiori scandali finanziari di tutti i tempi che coinvolse alcuni dei maggiori dirigenti di una delle più grandi società degli Stati Uniti. Furono accusati di aver rubato più di un miliardo di dollari rovinando investitori e impiegati.

Renée, una ragazza vivace, viene considerata dalla sua famiglia troppo sovversiva ed è costretta a sottoporsi, fin da giovanissima, a sedute di elettrochoc. I trattamenti segnano profondamente la sua esistenza, portando nella sua vita violenza e dipendenza da droghe, ma anche uno strano legame con suo figlio Jonathan. Girato nellarco di più di 20 anni, è un assemblaggio di registrazioni in Super 8, VHS, fotografie, messaggi di segreterie telefoniche.

Documentario sul film lanciato come il più redditizio nella storia del cinema: girato in 7 giorni in Florida, costò 25 000 dollari e ne incassò in mezzo mondo 600 000 000, cifra incontrollata e incontrollabile perché la proprietà e la distribuzione passarono, poche settimane dopo l'uscita clamorosa a New York, a una società di mafiosi italoamericani. Più che sul pornofilm e sul suo autore, l'ex parrucchiere Damiano, specialista di pornocinema (suo è The Devil in Miss Jones, uscito nello stesso 1972), è un documentario sul fenomeno Gola profonda: ne ricostruisce la vicenda umana, politica e giudiziaria, le conseguenze sull'industria cinematografica statunitense, i significati che aveva o che gli furono attribuiti dai giovani contestatori, dagli intellettuali, dai movimenti di liberalizzazione, dall'establishment conservatore, persino dall'ala più radicale e politicizzata del movimento femminista.