Nell'estate del '69 un serial killer uccise sette persone, tre uomini e quattro donne, lasciando dietro di sé una lunga serie di indizi e tracce (segni indicanti i simboli dello zodiaco, da cui il celebre soprannome) che però non seppero essere utili agli investigatori, incapaci di chiudere il caso e assicurare alla giustizia il colpevole.
L'investigatore privato Marlowe non crede che il suo amico Lennox, imputato di uxoricidio, si sia suicidato in Messico e inizia perciò un'indagine personale che si rivela però ben presto tortuosa e pericolosa. Un pericoloso bandito inoltre lo bracca, convinto che Lennox gli abbia affidato una grossa somma. Non mancano scoperte inquietanti tra cui l'esistenza di un triangolo amoroso in cui era coinvolta la moglie di Lennox.
Un agente dell'FBI scompare misteriosamente durante le indagini sulla morte di un'adolescente, Teresa Banks, avvenuto nei dintorni della cittadina di Twin Peaks. L'omicidio sembra essere collegato a quello di Laura Palmer, un'altra ragazza del luogo, invischiata in una serie di torbide vicende di sesso e droga. Il brillante investigatore Dale Cooper tenta di scovare l'assassino attraverso una serie di indizi che gli appaiono in sogno.
Un'esperienza. Inland Empire di David Lynch non è un film organico, lineare, comprensibile, con un inizio e una fine definibili tali, ma è innanzitutto un'esperienza sensoriale. Un flusso di pensiero libero di un artista, che non richiede spiegazioni, ma solamente intuizioni, emozioni personali, positive o negative che siano. Si potrebbe parlare di mondi paralleli, di realtà e finzione che si fondono, si incontrano, si abbandonano, di cinema e televisione (e di pellicola e digitale), del concetto del Tempo, non sequenziale, "random" e assoluto.
Incaricato di indagare sull'omicidio di una bella collega di dubbia moralità di cui era stato l'amante, un procuratore distrettuale diventa inquisito e, con l'aiuto di un ottimo avvocato, organizza la propria difesa. Tratto dall'omonimo best seller di Scott Turow
La cittadina di Plymouth, in Massachusetts, è sconvolta da una terribile tragedia avvenuta all’interno di un centro commerciale durante il Black Friday. Un anno dopo, durante i festeggiamenti del Thanksgiving, un misterioso e feroce serial killer comincia a torturare e uccidere la popolazione locale, seguendo un grottesco piano di vendetta e prendendosela soprattutto con un gruppo di ragazzi, che evidentemente nascondono a loro volta uno scomodo segreto. Quelli che iniziano come omicidi casuali si rivelano presto parte di un più ampio e oscuro piano legato alla festività.
Abbandonata dai genitori all'età di dodici anni, Molly prende la decisione seguente: frequentare di giorno una scuola assai esclusiva e prostituirsi di notte sui marciapiedi dell'Hollywood Boulevard. Sarà così una impeccabile e riservatissima allieva tutta acqua e sapone, che al calar del sole si trasforma in falena. Nel quartiere si aggira uno psicopatico, che accoltella di preferenza passeggiatrici giovanissime. Molly - ormai quindicenne - ne è terrorizzata, un travestito chiamato Mary la protegge, come pure un ex-caratterista del cinema, una vecchia controfigura che campa mascherata ed armata in stile western, mentre dei delitti si occupa, senza successo, la Polizia locale.
L'investigatore privato Philip Marlowe indaga su un caso di ricatto che coinvolge le due scatenate figlie di un ricco generale, un pornografo e un gangster.
Martedì Grasso. Un gruppo di giovani turisti s'imbarca per visitare le spaventose paludi della Louisiana. Questi luoghi remoti sono infestati dallo spirito di Victor Crowley: la leggenda narra che si tratti di un uomo gigantesco, terribilmente sfigurato, ucciso per errore con un'accetta dal suo stesso padre. Quando la barca su cui stanno viaggiando affonda, gli ignari turisti scopriranno che le leggende hanno sempre un fondo di verità. E in questo caso si tratta di un fondo decisamente mortale!
Mentre pesca in riva a un lago, Fabio assiste per caso all'assassinio di una prostituta. Inseguito dall'omicida gli sfugge e, amante del quieto vivere, non denuncia i fatti. Ma proprio lo scaltro autore del delitto va alla polizia, facendo convergere i sospetti su Fabio il quale, colto dal panico, non fa che aggravare la sua posizione fino a subire una condanna a 24 anni di carcere.