Una commedia al vetriolo sulla finzione e la realtà americana medio-provinciale. Due storie. La prima, intitolata Finzione vede una ragazza di fronte alla scrittura letteraria di un corso universitario. Dopo l'insuccesso del suo primo racconto scriverà del violento rapporto sessuale avuto con l'insegnante di colore. La seconda, Non-Finzione, narra di una famiglia sconvolta da un dilettante e ambizioso videomaker che pretende di fare un documentario sui giovani alle prese con l'università. Uno dei figli del capofamiglia, quest'ultimo interpretato da John Goodman, diventa il protagonista del documentario ma rimarrà solo dopo la vendetta della cameriera ingiustamente licenziata.
Il primo giorno di Jones al college è un vero disastro: minacciato, insultato e quasi investito. Il ragazzo pianta subito tutto e se ne va a vivere per conto suo insieme all'inseparabile macchina da scrivere. Ma non rimane solo a lungo. I suoi bizzarri vicini, infatti, diventano anche i suoi migliori amici e nel nuovo appartamento, conteso tra un'aspirante attrice ed un'enigmatica fotografa, imparerà molte cose che al college non insegnano...
Harry è uno studente universitario un po' attempato. Contestatore (siamo nei dintorni del '68), è innamorato di una collega, barricadera quanto lui, che vorrebbe sposarlo. Tra i due sorgono contrasti proprio in merito all'impegno ideologico-politico con fasi alterne di liti e riappacificazioni. Alla laurea manca ora solo un esame, ma Harry, che vorrebbe insegnare, capisce che...
Un uomo tranquillo e senza pretese inizia a cambiare in modo importante dopo l'incontro con una nuova ragazza studentessa d'arte, e i suoi amici sono turbati dalla trasformazione.
Il giovane Grover si è appena laureato e vorrebbe fare il romanziere. Il ragazzo è ancora innamorato della bella Jane, la quale si è trasferita a Praga per gli studi, e non riesce in alcun modo a superare il distacco. L'aspirante scrittore non è l'unico a vivere in una sorta di limbo emotivo e professionale; ciascuno degli amici che lo circondano condivide la stessa irrequietezza ed insoddisfazione esistenziale.
Ricchi, arroganti, cinici e viziati. Sono dieci studenti dell’università di Oxford ammessi nello storico ed esclusivo Riot Club, fondato nel lontano 1776. I ragazzi aspirano soltanto a lasciare un segno sulla scia delle figure leggendarie che ne hanno fatto parte, a diventare “celebri”. Ma in una serata, gli animi si scaldano e complice un vortice di alcool, un finale inquietante rovina la loro reputazione. Due le strade possibili: accusare il club per discolparsi, rischiando di essere estromessi per sempre dal giro di chi conta o barattare il proprio silenzio in cambio di un brillante futuro.
Mike vive in una cittadina di operai in cui il football è tutto e gioca come quarterback nella squadra locale. Ottenuta una borsa di studio si trasferisce alla Northwestern University. Tornato a casa per le vacanze natalizie tutti restano sorpresi nel vederlo accompagnato dalla fidanzata Elizabeth - ricca ragazza di Chicago. Tra tutti la più sconvolta è Shelby, l'ex di Mike che vede in Elizabeth una pericolosa rivale. Sarà un incidente d'auto a rappresentare per Shelby la possibilità di riconquistare Mike a qualsiasi costo.
Timothy, figlio adolescente di genitori divorziati, ai libri e alle responsabilità preferisce la scapestrata compagnia degli amici e del cane, perdendosi tra scorribande e marijuana da fumare. In seguito a un incidente da lui provocato, il padre, con cui Timothy vive, decide di mandarlo in una scuola privata, lontana da casa e frequentata soprattutto da rampolli della ricca borghesia. Il ragazzo fatica però ad integrarsi con i nuovi compagni, abituati a esaudire ogni loro capriccio con l'ampia disponibilità di danaro, e rimane isolato e in disparte. Solo una ragazza, Jane, riesce a vincere le difese del giovane, avviandolo verso una nuova consapevolezza e nuove responsabilità nei confronti del loro amore appena sbocciato.