Basato sul romanzo "The price of salt" della scrittrice americana Patricia Highsmith, il film è ambientato nella New York del 1952, e segue la storia del rapporto tra una giovane aspirante fotografa, Therese Belivet, e Carol Aird, alle prese con un difficile divorzio.

Dopo un incidente d'auto, in cui ha perso la moglie, un musicista rimane paralizzato su una sedia a rotelle. Si ritira in una villa solitaria. Tra l'altro, insieme a lui nella villa ci sono anche un bisessuale, una lesbica e un ragazzino vizioso. L'atmosfera lasciva spinge tutti i protagonisti a giochi depravati. Ma il dolore per la perdita non può essere medicato.

Il signor Arcibald Barret, accompagnato dalla moglie e dai propri contabili, è in viaggio per consegnare alcuni importanti documenti al fine di chiudere le pratiche per l’acquisizione dei beni del suo defunto cugino. Un guasto al motore costringe la compagnia a rifugiarsi in uno chalet, teatro di sedute spiritiche.

Emanuelle, la giornalista giramondo, riesce a farsi rinchiudere sotto falsa identità in una prigione femminile per indagare e vedere dal vivo le violenze e le umiliazioni cui sotto sottoposte le internate. Nemmeno lei sarà risparmiata.

Emanuelle, famosa fotoreporter di un periodico per soli uomini, smaschera un santone che dice di poter avere coiti infiniti. Naturalmente sperimenta di persona le sue doti. Quindi si reca in diverse città per smascherare l'organizzazione internazionale della tratta delle bianche. Sgominata la gang si trasferisce a New York, dove fa scoppiare uno scandalo che travolge importanti personaggi implicati in episodi di violenza carnale.

Mentre lavora sotto copertura in un ospedale psichiatrico, Emanuelle scopre una ragazza che sembra essere stata allevata da una tribù amazzonica di cannibali. Intrigata dalla scoperta, si mette in viaggio con gli amici verso l’amazzonia dove scoprirà che la tribù creduta estinta da tempo vive accora.