Il film, che alterna elementi documentaristici, d’archivio e fiction, racconta la vita straordinaria di M. J. Fox attraverso le sue stesse parole: l’improbabile storia di un ragazzo di bassa statura, cresciuto in una base dell’esercito canadese, che è riuscito a raggiungere le vette della celebrità nella Hollywood degli anni ’80. Il racconto della vita pubblica di Fox, fra nostalgia e pagine luminose di cinema, snocciola aneddoti sulla sua vita privata mai svelati prima, trattando anche gli anni successivi alla diagnosi, a 29 anni, del morbo di Parkinson. Intimo e onesto, ricco di contributi personali e dell’intera famiglia Fox, il film racconta i trionfi e i travagli personali e professionali dell’attore, esplorando ciò che accade quando un inguaribile ottimista deve affrontare una malattia incurabile. Un mix di avventura e romanticismo, commedia e dramma: guardarlo è come vedere un film di Michael J. Fox.

Si tratta di un documentario marino che in forma fiabesca ci riporta al mistero del leggendario continente scomparso tra le acque dell'oceano. La vita subacquea ne è la protagonista esclusiva: i pesci, l'insieme della fauna marina e, in particolare, i delfini sono al centro dell'attenzione di Luc Besson. Niente parole di commento: soltanto immagini, a volte suggestive a volte un po' meno, e la musica composta per l'occasione da Eric Serra (ma c'è anche un'aria dalla "Sonnambula" cantata dalla Callas).