La storia di Rossella O'Hara, bellezza del sud che si ritrova a fare i conti con la guerra civile, il crollo del mondo in cui è cresciuta e varie disavventure amorose - il tutto con tenacia proverbiale.

Falso barone e falsa contessa, ladri di gioielli, si fanno assumere da ricca signora parigina per un colpo grosso. Ma lui s'innamora della padrona da derubare. Una delle più deliziose commedie di E. Lubitsch, tutta giocata sul ritmo binario della ripetizione e della specularità. Nella sequenza veneziana in apertura la voce del gondoliere è di Enrico Caruso. Un capolavoro della frivolezza con interpreti infallibili.

Middle America. Un ex malavitoso Jack Jordan (Benicio Del Toro) torna a casa in macchina per la festa del suo compleanno. Troppo veloce in una curva investe e uccide un padre con le sue 2 bambine. Nonostante la sua sofferenza, Cristina (Naomi Watts) concede il dono del cuore di suo marito. Il felice beneficiario di questo dono, Paul (il bravissimo Sean Penn) rinasce una seconda volta e si allontana da sua moglie (Charlotte Gainsbourg) per andare alla ricerca della donna che il suo nuovo cuore aveva amato fino all'incidente.

Il docente Humbert, alloggiato presso la vedova Haze, la sposa pur di stare vicino alla figlia adolescente, di cui è innamorato. Quando la Haze muore, Humbert si mette finalmente con la ragazzina e con lei viaggia attraverso gli Stati Uniti. Lolita sparisce per poi riapparire tre anni dopo, sposata e incinta.

L’affermato drammaturgo scozzese James M. Barrie è un genio letterario dei suoi tempi ma non ne può più dei soliti vecchi temi. Inaspettatamente, trova ispirazione durante la passeggiata che fa ogni giorno per i giardini di Kensington. Lì incontra la famiglia Llewelyn Davies, quattro bambini orfani di padre e la loro bella madre. Nonostante la disapprovazione della nonna dei bambini e il risentimento di sua moglie, Barrie fa amicizia con la famiglia. Trasforma i ragazzi nei “ragazzi perduti dell’isola che non c’è”. Dalle avventure elettrizzanti dell’infanzia scaturisce il capolavoro di Barrie, Peter Pan. Al principio, la sua compagnia teatrale è scettica ma Barrie scioccherà gli attori facendoli provare con delle richieste mai sentite. Una tragica piega del destino, però, costringerà lo scrittore e le persone che ama a capire cosa davvero significa credere...

Tra il 1953 e i primi anni Settanta, in Georgia, si sviluppa il rapporto tra una vecchia, bizzosa e burbera signora ebrea e il suo autista di colore, rapporto tra padrona riluttante e servitore saggio che si trasforma in un'amicizia solidale. In filigrana al racconto s'iscrive, con delicatezza, un discorso sul razzismo e sulle minoranze etniche negli USA. Pur con un pizzico di melassa sentimentale, scritto da Alfred Uhry che adattò una sua pièce (premio Pulitzer), è un buon film, intelligente, accurato. Ebbe 9 nomination e 4 Oscar (film, attrice protagonista, sceneggiatura e trucco per l'italiano Manlio Ronchetti). I 2 protagonisti sono strepitosi, D. Aykroyd sorprende con una recitazione sopraffina sotto le righe. J. Tandy (1909-94) ebbe l'Oscar a 80 anni.

Antonia torna al paese dov'è nata, in Olanda, dopo la fine della guerra, insieme alla figlia Danielle: le due donne fonderanno una grande famiglia allargata di stampo matriarcale. Nei quarant'anni narrati dalla pellicola accade di tutto: amori, morte, lavoro, religione, sesso, odio e vendetta, ma anche filosofia, coraggio e poesia. Una mattina Antonia si sveglia sapendo che quello sarà l'ultimo giorno della sua vita. Lo dice a tutti e muore circondata dai suoi affetti.

Durante una partita di poker, un conte perde il suo devoto maggiordomo, che deve lasciarlo per servire un facoltoso allevatore di bestiame. L'uomo si trova quindi catapultato nella società americana interclassista.

Gladys Glover ha appena perso il lavoro di modella quando incontra il regista Pete Sheppard che sta girando un documentario a Central Park. Per Pete è amore a prima vista, ma Gladys ha in mente altre cose, farsi un nome. Con un fortunato colpo pubblicitario si ritrova il suo nome su oltre 10 cartelloni pubblicitari in tutta la città.

Il cuoco in una mensa aziendale perde il posto perché analfabeta. Un'energica operaia vedova con quattro persone a carico gli insegna quindi a leggere e scrivere.

Una bionda vedovella, assunta da uno scienziato per scrivergli la biografia, è coinvolta in un intrigo spionistico. Una delle commedie più fiacche dell'estroso Tashlin, qui al servizio di una Day più zuccherosa del solito. Qua e là, comunque, mette la firma.

Joseph Svenden è un insegnante di mezza età che vive in una fattoria con la madre morente, Rosealee Henson. La sua vita è priva di grosse emozioni e l'unico rapporto che riesce a mantenere è quello con una vedova, una storia priva di reale passione che va avanti da molto tempo, abitudinariamente. Un giorno Catherine Wheeler, una ragazza di diciassette anni, si trasferisce nella sua classe e la sua vita viene totalmente stravolta dalla giovane, che lo seduce irrimediabilmente. Joseph e Catherine iniziano a vedersi clandestinamente, travolti da un'incredibile passione, che tuttavia riempie Joseph di sensi di colpa: egli, pur travolto dal piacere e dal desiderio per la ragazza, è perfettamente consapevole di sbagliare. Ben presto le voci nel paese iniziano a susseguirsi e lo scandalo sembra inevitabile.

La vita di Gary è totalmente in crisi, sono lontani tempi in cui era noto chitarrista di successo, ormai è costretto a comporre banali melodie per spot pubblicitari; come se non bastasse la vita matrimoniale con la moglie Dora è in bilico ed è costretto ad assistere alla brillante carriera dell'amico Paul. La vita di Gary cambia quando incontra la bella e sensuale Anna, la donna perfetta dei suoi sogni, peccato che solamente nei propri sogni può incontrarla.