Alberto Saporito denuncia, con il fratello Carlo, l'assassinio dell'amico Aniello Amitrano scomparso da qualche giorno, da parte dei Cimmaruta, suoi vicini di casa. Quando però la polizia irrompe in casa Cimmaruta senza trovare alcuna prova, Alberto lentamente si rende conto di aver sognato tutto. I Cimmaruta, scagionati, ad uno ad uno confessano ad Alberto di credere possibile l'omicidio, e finiscono per incolparsi a vicenda, cercando di sapere di quali prove sia in possesso. Intanto il fratello approfitta della situazione per appropriarsi delle poche cose di Alberto.
Sara è una casalinga sola e depressa che sogna di partecipare ad uno show televisivo, il suo unico figlio, Harry, è un tossicodipendente che passa le sue giornate alla ricerca di droga insieme all'amico Tyrone. La ragazza di Harry, Maryon, è una borghese annoiata e problematica, anche lei tossicodipendente. Quattro vite ai margini, quattro storie destinate a risolversi tragicamente.
Stati Uniti, negli anni della Grande Depressione. La famiglia Joad, originaria del Mid-West, fugge dalla siccità del Dust Bowl verso le promesse della California. Ma le speranze si scontreranno molto presto con un'atroce realtà di fame, freddo e sconforto.
Michele, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni, suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina. Al pranzo di compleanno dell'amico Vincenzo Gallucci, un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma al fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell'amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi, il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo;Michele viene fortunatamente fermato in extremis dalla sopravvenuta sorella e riportato in manicomio.