Partendo da 250 ore di materiale filmato, Steve James monta una storia-verità considerata tra i migliori documentari sportivi. William Gates e Arthur Agee, due giovani afroamericani, durante gli anni del liceo mentre perfezionano le loro abilità nel basket nella speranza di ottenere una borsa di studio e sognando di giocare nell'NBA. Entrambi mostrano un grande potenziale e il Basket offre loro una enorme possibilità, frequentare un esclusivo college di soli bianchi.

1966, Don Haskins è un allentatore che insegna pallacanestro a ragazzine in un liceo. Un giorno gli viene proposto di allenare i Texas Western Miners, la squadra maschile del college di El Paso, Texas. La squadra è messa male, sia a livello agonistico che economico, così Haskins decide di investire di tasca propria andando alla ricerca di giovani talenti sparsi per gli Stati Uniti. Decide di reclutare alcuni giocatori di colore pur sapendo che la cosa non sarà ben vista dalla mentalità razzista di quegli anni. Ma ciò nonostante Don Haskins con la sua squadra riesce, a sorpresa, a vincere il Campionato di pallacanestro NCAA Division I.

Dal romanzo autobiografico Jim entra nel campo di basket del poeta e musicista Jim Carroll, ma con l'azione trasferita dalla fine degli anni '60 ai '90. L'irrequieto percorso di un adolescente in un istituto cattolico di New York che passa dalle partite di basket all'autodistruttiva discesa nei paradisi artificiali dell'eroina. Una squadra di bravi attori, un DiCaprio convincente (sostituì all'ultimo momento River Phoenix, morto per overdose), una colonna sonora (Graeme Revell) funzionale. Appiattito da una riduzione di taglio sociologico e didattico, il film restituisce soltanto in piccola parte la ricchezza linguistica e l'esuberanza lirica del libro. Diretto dall'esordiente Kalvert, regista di video musicali, e finanziato dalla discografica Polygram. AUTORE LETTERARIO: Jim Carroll

L'anziano Norman Dale accetta l'offerta di un amico, preside del college di Hickory, una cittadina dell'Indiana, per allenare la squadra di basket. L'ambiente in cui si trova, però, è scettico e diffidente e, a cominciare dall'allenatore che lo ha preceduto, moltissimi sono contro i suoi metodi poco ortodossi. L'allenatore nomina "Colpoincanna", padre di uno dei suoi ragazzi, che sa tutto del basket, suo assistente in campo e lo aiuta a smettere di bere. Tenendo duro, lottando contro arbitri prevaricatori, sbraitando e caricando i suoi ragazzi al massimo, Dale porta di partita in partita la squadra a vincere addirittura il campionato regionale alla presenza di ventimila spettatori.

Con la promessa di uno sconto di pena Jake (D. Washington), condannato a vent'anni per uxoricidio involontario, ottiene sette giorni di libertà vigilata per tornare a Coney Island e convincere il figlio diciottenne Jesus (R. Allen), famoso e conteso giocatore di pallacanestro delle scuole superiori, ad accettare una borsa di studio della Big State University, cara al cuore del governatore dello Stato. Compito difficile: il figlio - che pur è diventato un campione anche per merito del padre - non gli ha mai perdonato la morte della madre e, forse, nemmeno le torture dei faticosi allenamenti a cui l'ha sottoposto fin da bambino.