Brasile, 1970. Il dodicenne Mauro viene affidato dai genitori, militanti politici costrettin a vivere in clandestinità, al nonno Mòtel. La vera preoccupazione del bambino, però, sembra essere solo quella di vedere la nazionale brasiliana di calcio vincere il terzo titolo mondiale.

Divenuto sottufficiale di marina, Jim si dimostra capace e volenteroso e trova subito un imbarco su di una vecchia nave che trasporta alla Mecca dei pellegrini musulmani. La nave, capitata nel mezzo di una tempesta, non regge alla furia del mare e viene abbandonata da una parte dell'equipaggio e da Jim. Questi subisce perciò un processo, al termine del quale viene radiato dai ruoli. Con questa taccia, che lo avvilisce più di fronte a se stesso che di fronte agli altri, Jim tenta diversi lavori. Un giorno, mentre guida una barca carica di esplosivi in preda alle fiamme, Jim si comporta eroicamente e viene così notato da Stein, che lo incarica di una difficile missione nel centro del paese, ove una tribù indiana, vessata da un fuorilegge, ha bisogno di armi.

"End of the Spear" è la storia di Mincayani, una tribù Waodani delle giungle dell'Ecuador. Quando nel 1956 cinque giovani missionari, tra cui Jim Elliot e Nate Saint, vengono uccisi a colpi di lancia dai Waodani, una serie di eventi cambia la vita non solo delle famiglie dei missionari uccisi, ma anche di Mincayani e del suo popolo.