Il giovane Theo, soprannominato Hormiga, vorrebbe restituire la gioia di vivere al padre, un uomo solitario e disilluso. L'occasione arriva quando Theo viene reclutato da una importante squadra di calcio inglese.

1967: tra i nuovi arruolati presso il Forced Armed Induction Center di Los Angeles, cinque ragazzi fanno amicizia. Le dieci settimane di preparazione sono nulla al confronto con ciò che li attende.

Un calciatore, Joseph Bloch (di ruolo portiere), uccide senza ragione una ragazza, da poco conosciuta, impiegata in un cinema. Dopo l'atto criminale lascia la città senza preoccuparsi delle conseguenze dell'omicidio.

Siamo a Parigi, nel 1904. Il calcio, appena nato, comincia ad essere apprezzato in tutta Europa. Così, malgrado le diffidenze degli inglese, padri di quello sport, un gruppo di giovani appassionati si riunisce per dare vita ad un progetto ambizioso: la creazione di una federazione mondiale e di un campionato che riunisse le squadre nazionali di tutto il pianeta. Tra questi giovani vi sono tre figure, Jules Rimet, Joao Havelange e Sepp Blatter, che seppero far fronte agli ostacoli e far sì che la coppa del mondo diventasse negli anni simbolo di speranza e di unità.