In Irlanda, il giovane Gerry Conlon, coinvolto in una guerriglia urbana con gli inglesi e con l'IRA, ripara in Inghilterra con l'amico Paul Hill che, arrestato per un attentato che distrugge un pub e sottoposto a violente pressioni, suo malgrado lo denuncia. Gerry, maltrattato per sette giorni dalla polizia, che minaccia di uccidergli il padre Giuseppe, firma una falsa dichiarazione coinvolgendo due hippy della comune dove si era rifugiato con Hill: Paddy Armstrong e Carole Richardson. La polizia arresta poi la zia Annie ed il padre per favoreggiamento. Dopo un processo iniquo, orchestrato dall'ispettore Robert Dixon, che ha coordinato arresti e interrogatori preliminari, tutti vengono condannati. Dopo 15 anni Gerry e il padre, che dividono la cella, scoprono il vero attentatore, Joseph McAndrew. La polizia non ha voluto riaprire il processo, e Giuseppe, tramite l'avvocatessa Gareth Peirce, cerca di dimostrare la verità.

Il cinema ha, tra i suoi innumerevoli compiti, quello di ricordarci dei passaggi nodali della Storia. È il caso del film di Greengrass che passa da un film che si potrebbe definire 'romantico' come La teoria del volo (protagonista Kenneth Branagh) a una cronaca dura e realistica. Irlanda del Nord, 30 gennaio 1972. Tredici persone muoiono e 14 vengono ferite dalle pallottole dell'esercito britannico che reprime così una manifestazione pacifica contro una legge che prevede la detenzione preventiva. La giornata verrà ricordata come la 'Domenica di Sangue' e segnerà l'inizio della guerra civile. Il film descrive in dettaglio gli eventi di quel giorno festivo seguendo quattro personaggi. Ivan Cooper, un cattolico che lotta per i diritti civili; Gerry Donaghy, un cattolico che ama una protestante; il generale MacLellan che guida le truppe britanniche e un soldato che si trova nell'occhio del ciclone. Un film di guerra sulla lotta per la pace.

Negli anni Settanta, in una Belfast divisa, due amici per la pelle, ossessionati da Butch Cassidy e Sundance Kid, vivono mille avventure. Trasportati dall'ammirazione verranno catapultati dalle loro fantasie ad una realtà fatta di piccoli crimini. Imitare i loro eroi darà ai due ragazzi il coraggio, nonostante tutte le difficoltà, di intraprendere un'avventurose fuga verso l'Australia.

In Irlanda un militare inglese di colore viene rapito da un gruppo appartenente all'Ira. Durante la sua prigionia l'uomo diventa amico di uno dei rapitori, Fergus. Ma il prigioniero deve essere ucciso e il compito è affidato proprio al nuovo amico, che a tale scopo lo conduce nel bosco. Titubante, si fa sfuggire il prigioniero che finisce sotto la ruota di un camion militare, Fergus riesce a fuggire e raggiunge la ragazza di cui il soldato gli parlava: Dil. L'uomo si innamora, ricambiato, della ragazza.

Nel 1971 il conflitto in Irlanda del Nord sta diventando una vera e propria guerra civile. La situazione è complicata dalla presenza non solo delle due fazioni cattolica e protestante, ma anche di bande paramilitari e agenti infiltrati. Una notte, durante un pattugliamento, la giovane recluta Gary smarrisce l'arma di ordinanza, rubata in una colluttazione. Inseguendo il colpevole, Gary si troverà solo in territorio ostile e il ritorno alla base diventerà un vero incubo.

Due uomini chiusi in una Mercedes sotto la pioggia scozzese. Hanno poche ore per ultimare un gesto destinato a cambiare la Storia: mettere fine alla guerra civile che da decenni ha insanguinato l'Irlanda del Nord. Nonostante le resistenze politiche e una manifesta avversione reciproca, il reverendo Ian Paisley leader del Partito Unionista Democratico e Martin McGuinnes del Sinn Féin trovano in quella giornata del 2006 un accordo di pace, sofferto ma tuttora duraturo. Si odiano. L'uno provoca e l'altro risponde con grugniti. Troppo sangue sparso nell'Ulster da decenni, impossibile dimenticare, accettare e perdonare. Temono forse di tradire le proprie fazioni politiche, o semplicemente il proprio orgoglio. Di certo l'allora 81enne pastore presbiteriano Paisley e il 56enne attivista cattolico McGuinnes sono figure spigolose, determinate quanto dolenti, portandosi addosso le cicatrici di ferite mai guarite.

Frankie MgGuire, terrorista dell'IRA, lascia l'Irlanda per andare a New York sotto il falso nome di Rory Devaney. Viene ospitato da Tom O'Meara, poliziotto anche lui irlandese. I guai cominceranno quando Tom scopre che Rory tiene delle armi nasconte in un borsone.

Lurgan, Irlanda del Nord, 1975. Una guerra civile sotterranea è in corso, con l'IRA intenta a bersagliare l'Ulster e l'Ulster Volunteer Force che si vendica sui cittadini cattolici. Il sedicenne Alistair Little è il capo di una cellula dell'UVF. Insieme al suo gruppo, il ragazzo viene mandato a uccidere il cattolico James Griffin, come rappresaglia per la morte di alcuni suoi compagni e come avvertimento alle foze dell'IRA. All'omicidio assiste impotente Joe Griffin, il fratellino undicenne della vittima. Trent'anni dopo Joe Griffin e Alistair si incontrano grazie ai media nel tentativo di sancire una riconciliazione...