Dodici giurati sono riuniti in consiglio per decidere della sorte di un diciottenne accusato d'omicidio. Undici lo ritengono colpevole. Soltanto uno, Davis, lo considera innocente; trattandosi di una possibile condanna a morte, è necessaria l'unanimità. Con appassionata eloquenza e con il rigore dei suoi ragionamenti, Davis convince gli altri uno a uno che l'accusa non regge.
Nel 1823 al manicomio di Vienna Antonio Salieri, acclamato musicista di Corte, confessa un tremendo segreto: ha consumato la vita nel tentativo di distruggere Mozart, volgare e libertino, indegno, secondo lui, dei doni divini. Sotto il segno del più scatenato gusto del gioco, è una riflessione sul contrasto tra genio e mediocrità e sull'invidia. Scritto dall'inglese Peter Shaffer, da una sua pièce (1979). Omaggio a Praga. Splendide immagini, due grandi interpreti. 8 Oscar: film, regia, sceneggiatura, attore, costumi, suono, trucco, scenografia. Non tenendo conto che, in fondo, è un Mozart visto da Salieri i molti mozartiani di stretta osservanza hanno eccepito sulla fedeltà storica, specialmente sulle libertà prese per la genesi del Requiem, ma avrebbero da lamentarsi di più i pochi ammiratori di Salieri. Al Festival di Berlino 2002 fu presentata una edizione restaurata (Director's Cut) e allungata di oltre 20´.
Brandon Shaw e Phillip Morgan, due giovani studenti, uccidono il loro amico David Kentley, strangolandolo con una corda, e ne nascondono il corpo in un baule antico sul quale imbandiscono la tavola per un party. Inizia una singolare festa, a cui sono chiamati a partecipare anche il padre del ragazzo ucciso e la sua ragazza Janet Walker, che in precedenza aveva avuto una relazione con Brandon.
Un'amara e anziana coppia, con l'aiuto dell'alcool, usa una giovane coppia per alimentare l'angoscia e il dolore emotivo l'uno verso l'altro.
Una ricca famiglia del sud degli Stati Uniti, entra in crisi di fronte alla morte annunciata del padre-padrone. I figli riveleranno da una parte avidità e dall'altra fragilità di carattere.
William "Bill" Parrish è un uomo che ha tutto dalla vita: denaro, successo e una splendida famiglia. La sua idilliaca realtà viene improvvisamente sconvolta dall'arrivo di uno sconosciuto. Quest'ultimo è la Morte, venuta sulla Terra perché incuriosito dalle emozioni riguardo all'amore decantate da Bill, che alla fine del viaggio porterà con sé.La morte viene presentata da Bill come Joe Black che subito viene apprezzato dalla famiglia. La secondogenita di Bill, Susan, aveva conosciuto il ragazzo di cui la Morte ha preso il corpo e aveva iniziato a provare qualche sentimento nei suoi confronti. Susan però non riconosce in Joe il dolce giovane che aveva incontrato alla tavola calda e se ne allontana; trascorrendo del tempo assieme a lui, però, impara ad apprezzarlo e inizia così una grande storia d'amore.
Arnold è un giovane gay che si guadagna da vivere cantando vestito da donna in un locale notturno di New York. Si innamora di un insegnante, Ed, che però non vuole ammettere le sue tendenze omosessuali. Un altro giovane, Alan, accetta una relazione con lui. I due trascorrono felici sei anni, ma un giorno Alan viene ucciso da un gruppo di teppisti.
Otto studenti del rinomato istituto Sheffield, nei primi anni '80, devono guadagnarsi il massimo dei voti per poter accedere alle prestigiose università di Oxford o Cambridge. Il problema è che sono intelligenti ma troppo vivaci, grossolani e poco raffinati. Così arriva il professore di Storia Irwin, gay, cinico, che si pone l'obiettivo di migliorare le loro maniere e il loro stile oltre che di insegnare loro la storia e come cambiarla. Dopo poco sembra che il loro interesse verso il professore di materie generiche, amante della poesia così come della storia, Hector, inizi a diminuire. Hector è un eccentrico grassoltello cinquantenne, anch'esso gay, che tiene molto a come l'insegnamento possa essere applicato alla realtà della vita. Inizia così una "guerra" tra due concezioni della storia, dell'insegnamento e della vita a cui partecipano anche gli studenti.
L'azione prende le mosse dalla morte di uno dei personaggi più discussi del secondo dopoguerra: Eva Peron, ex attrice e moglie di Juan Domingo Peron, il leader populista che, a più riprese, ha tenuto il potere in Argentina negli anni Quaranta e Cinquanta. Morta nel 1952 a soli 33 anni Evita aveva saputo condizionare in modo incredibile il favore della masse meno abbienti garantendo così il potere al marito.