Sono gli anni Venti del diciannovesimo secolo. Soldati, esploratori, cacciatori di pelli, mercenari solcano i territori ancora sconosciuti d'America per trarne profitto. Glass è l'uomo che meglio di tutti i suoi compagni di spedizione conosce la terra impervia in cui si sono inoltrati. Il suo compito è riportare la compagnia al forte e tutto ciò che lo preoccupa è proteggere suo figlio, un ragazzo indiano. Lo scontro con un grizzly lo lascia in condizioni prossime alla fine. Il più arrogante della compagnia, Fitzgerald, si offre di restare per dargli sepoltura, ma lo tradisce orribilmente. La volontà di vendicarsi rimetterà in piedi Glass e darà inizio ad un'odissea leggendaria.

Al Grand Hotel di Berlino si intrecciano le storie di svariati personaggi: madame Grusinskaya, star del balletto ed eccentrica diva, si innamora dello spiantato barone von Geigern, inizialmente intenzionato a rubare solo le sue perle. L'industriale Preysing tiranneggia il suo contabile Kringelein, mentre la sua segretaria-amante Flaemchen, invaghita del barone, resterà sola senza nessuno dei due uomini.

Glyn è un ex avventuriero che dopo aver salvato dal capestro Cole, un ladro di cavalli, raggiunge una carovana di pionieri da cui è stato ingaggiato come guida. Il viaggio è tutt'altro che tranquillo e si complica ancora di più quando i viveri (già pagati) per l'inverno tardano ad arrivare da Portland. Per di più, Cole decide di tradire Glynn e di mettersi al servizio dei cercatori d'oro, ai danni dei pionieri. La vendetta di Glyn è però implacabile.

Alice, adolescente di una non ben identificabile periferia, ha una particolare predilezione per il sadismo e la violenza. In particolare, si fissa su uno scopo: fare violenza ad un suo compagno di scuola, Said. Ucciderlo. Per farlo, deve chiedere aiuto al suo ingenuo fidanzato, Luc. Come se questo costituisse una prova del suo amore per lei. Compiuto il crimine, i due si avventurano nel bosco...

Una ragazza è convinta di aver assistito, dal treno su cui viaggiava, a un omicidio. La polizia, però, non le crede. Nel frattempo si viene a sapere che un magnate dell'industria è morto accidentalmente; la protagonista, invece di credere come tutti ad una disgrazia, collega questo fatto all'episodio del quale è stata testimone. Facendosi aiutare da uno scrittore di gialli dimostra di aver ragione. L'assassino finisce in galera e lei sposa il romanziere.

Le vicende di quattordici personaggi si intrecciano vorticosamente in un afosissimo pomeriggio estivo a Madrid, dandosi appuntamento (per telefono e via Internet) al Km Zero, di fronte alla Porta del Sol, ‘dove cominciano tutte le strade e tutte le storie’. Tutto ruota intorno a un bar che si trova a due passi dal Km 0. Equivoci a non finire.

David è un giovane insegnante di chitarra che si appresta a fare visita a una nuova allieva, Vivianne. Quando varca la soglia della dimora dei Tombsthay non sa che sta per mettere piede in un labirinto in cui rischierà più volte la vita. La signora Tombsthay, appena conosciuta, si precipita a letto con lui; il marito, apparentemente tollerante, è in realtà persona crudele oltre che coinvolta in un caso di spionaggio industriale; il killer inviato per uccidere il signor Tombsthay diviene amico di David; la vicina di casa è maliziosa e ambigua; infine c'è la giovane Vivianne, all'apparenza innocente ma chissà fino a che punto. David si abbandona a questo turbine di colpi di scena con incoscienza, ma nel finale riserva un colpo di coda che sconvolge tutte le regole del gioco.