Un rigido padre di famiglia di origine argentina cerca l'uomo giusto per la figlia maggiore, che le faccia smettere le sue fantasie romantiche e permetta alle sorelle minori di maritarsi. All'attivo: il genio di Fred Astaire, l'erotismo di Rita Hayworth, le musiche di Kern, il boogie-woogie ("The Shorthy George"). Al passivo: trama inconsistente, Buenos Aires da cartolina, l'invadenza dell'orchestra di X. Cugat.

Per farsi pubblicità Ted Scott (Payne), pianista in un'orchestra swing di un albergo nella stazione sciistica di Sun Valley (Idaho), adotta una fanciulla profuga norvegese. Gli arriva l'avvenente e sportiva ventenne Karen (Henie) che gli complica piacevolmente la vita. Per gli spettatori statunitensi è un musical (meglio: una canzone con musiche e balli) come tanti, ma per gli italiani che alla fine della guerra avevano almeno quattordici anni qualcosa di più: nella loro memoria coincide con la pace ritrovata, l'impatto con l'orchestra di Glenn Miller che suona "In the Mood", "It Happened in Sun Valley", "The Kiss Polka", "I Know Why", le spaccate dei Nicholas Brothers nel numero "Chattanooga Choo Choo". Fu uno dei film hollywoodiani che "avanzarono" in Italia con le truppe alleate nel biennio 1944-45, e infatti fu visto prima a Roma prima che a Milano.

Johnny Brett e King Shaw sono una squadra di ballo di scarso successo a New York. Un produttore scopre che Brett è il nuovo partner di Clare Bennett, ma Brett, che pensa di essere una delle persone a cui hanno prestato i soldi, gli dà il nome del suo partner.