Quattro gangster compiono un grosso furto nella sede di una compagnia diamantifera, ma durante la ritirata uccidono un poliziotto. L'assassinio scatena la polizia e tre dei quattro banditi muoiono. L'ultimo viene sorpreso in fuga col bottino.

Una poliziotta combatte la malavita con una violenza che fa invidia ai colleghi maschi e provoca la reazione di una gang femminile, dedita al traffico d'oro. Per nulla irretita, la picchiatrice annienta le rivali.

Leroy Fisk detto Bogard, giovane negro con buoni muscoli, pochi soldi e una gran voglia di farne, viene assunto nella scuderia di Logan, organiz-zatore di incontri clandestini di lotta libera. Bene allenato, egli diventa in poco tempo un campione: chi lo incontra, quasi sempre gente della sua razza ne esce massacrato, se non morto. Benché, del molto denaro che guadagna, debba cederne un pò a un disonesto poliziotto, Leroy può, adesso, permettersi una costosa auto-mobile un bell'appartamento, perfino una ricca donna bianca. Ma è pur sempre uno sfruttato e, come uomo, ancora sempre un "povero negro". Decide perciò dopo un mortale scontro col suo migliore amico, di lasciare per sempre Logan e la lotta. Ci riuscirà soltanto dopo un ultimo match, destinato nei piani di Loqan a concludersi con la sua morte, e che si risolverà invece in un definitivo trionfo.