8 maggio 1938, ultimo giorno di Hitler a Roma. Un caseggiato popolare. Breve incontro tra due cittadini: Antonietta, casalinga spenta, madre di sei figli, e Gabriele, annunciatore alla radio, intellettuale e omosessuale, destinato al confino. Scritto da Scola con Ruggero Maccari (e Maurizio Costanzo), è una efficiente macchina narrativa affidata a 3 trovate: il ribaltamento dei ruoli dei due ottimi interpreti (in coppia per la 12ª volta); l'ossessionante contrappunto della radiocronaca della storica cerimonia, dominata dall'invisibile presenza del Duce, l'uomo-dio delle tre M (Mussolini, maschio, marito simbolico di tutte le donne italiane); la sottrazione dei colori nella fotografia in seppia di Pasqualino De Santis. Il suo limite: l'egemonia del significato sul significante. Troppo significativo, poco credibile. Titolo inglese: A Special Day. 2 nomine agli Oscar. Restaurato negli anni 2000 da Peppino Rotunno.

La venticinquenne Sophie Malaterre, illustratrice old fashion, si arma di forza e coraggio per passare un'estate solitaria a Montreal. Non ha programmi, nessun amico nei paraggi o fidanzato... fino a quando non sente parlare di un sito, switch.com, dove si possono scambiare gli appartamenti. È l'occasione giusta per cambiare aria. Trova un bilocale a Parigi con vista sulla Torre Eiffel, compra il biglietto e parte. Il primo giorno è da sogno ma il mattino seguente la polizia sfonda la porta ...