Miglia di tortuose catacombe si nascondono sotto le strade di Parigi, la dimora eterna di un numero senza fine di anime. Quando una squadra di esploratori si avventura in un inesplorato labirinto di ossa, scopriranno il segreto per il quale la città dei morti era stata destinata.

Cinque giovani accettano di trascorrere un periodo di sei mesi di convivenza in una casa isolata, sotto l'occhio sempre presente di telecamere nascoste. Ogni loro gesto sarà ripreso e trasmesso in diretta da un sito Internet. La posta in palio è di 1 milione di dollari, ma per vincere devono restare tutti fino alla fine. La vittoria si fa complicata quando i giovani cominciano a morire uno dopo l'altro. Non bastasse l'overdose di Grande Fratello in tv, tocca ora sorbirselo anche al cinema: e sebbene nel calderone gli sceneggiatori trovino spazio anche per un traffico di snuff-movies e per la strage maniacale in stile Venerdì 13, il risultato è forse addirittura più imbarazzante dell'omologo catodico. Una stupidaggine clamorosa, che anche un pubblico cerebroleso farebbe fatica ad apprezzare.