Due soldati nordcoreani vengono ritrovati morti nella zona demilitarizzata tra le due Coree. Per evitare un’escalation di una situazione già a dir poco tesa, viene chiamata l’investigatrice neutrale Sophie Jean.

Dongmakgol è un villaggio segregato dal resto del mondo in cui la vita scorre parallela ad esso, sempre uguale a se stessa. Ma Dongmakgol è anche il non-luogo e il non-tempo, la Zona Franca, il Confine della Realtà dove le contraddizioni possono coesistere, il proto-paradiso mai corrotto da alcuna insidia del mondo moderno. A Dongmakgol la speranza in un rinsavimento della razza umana, di una redenzione all'odio è ancora possibile e può addirittura rischiare di concretizzarsi.

Corea del Sud, Un gruppo di 31 uomini, "arruolati" tra condannati a morte e carcerati, vengono riuniti per formare l'unità 684, unità il cui compito, negli intenti dell'esercito e dei servizi segreti coreani, avrebbe dovuto essere quello di eliminare il leader nord-coreano Kim Il-sung. I 31 vengono sottoposti a un addestramento disumano, con i metodi più cruenti e cinici mai visti. Arriveranno mai a compiere l'omicidio?

Durante la guerra del Vietnam, una pattuglia di soldati viene inviata all' R-Point (Romeo Point), 150 chilometri a sud di Ho Chi Minh, dopo che il quartier generale koreano riceve messaggi radio con richieste di aiuto da parte di soldati scomparsi 6 mesi prima nella stessa zona e che tutti ritenevano morti. A comandare l'unità viene assegnato il Tenente Choi Tae-in (l'attore Woo-seong Kam di "Crazy Marriage" e "Spider Forest"). L'unità ha sette giorni per trovare traccia degli uomini scomparsi. Il loro viaggio terrificante incomincia in una giungla maledetta dove non è possibile distinguere gli uomini dai fantasmi...

Il generale dell'Esercito degli Stati Uniti Douglas MacArthur, decide di far sbarcare le truppe americane a Incheon. Per la riuscita dell'operazione servono informazioni strategiche che solo un gruppo di infiltrati sudcoreani può recuperare.