L'amore tra un giovanotto e un'attricetta di varietà è contrastato dalla famiglia. La malafemmina è D. Gray, allora soubrette in voga. La canzone omonima è una delle più belle di Totò, anche qui tenuto a freno dalla censura democristiana. La scena della dettatura della lettera è da antologia. La sintonia di Totò e Peppino è qui perfetta. Grandissimo successo: 4 milioni e mezzo di spettatori.

Ricevuto in dono un cliché per banconote da 10000 lire con una risma di carta filigranata, un portinaio stampa, con la complicità di due amici, un po' di cartamoneta falsa. Scritto da Age & Scarpelli, è uno dei migliori film di Totò in coppia con P. De Filippo. Come al solito, la regia di Mastrocinque è artigianale e professionale.

Dopo l'8 settembre 1943 un sottotenente ligio ai superiori (Sordi), in mancanza di ordini non riesce a tenere unito il suo reparto che, spinto dal desiderio di tornare a casa, se la svigna. Restano con lui il sergente Fornaciari (Balsam) che vuole raggiungere la sua casa poco distante e il soldato semplice Ceccarelli (Reggiani) che non se la sente di fuggire da solo dovendo raggiungere Napoli. La traversata da nord a sud dell'Italia, flagellata dalla guerra e in preda all'anarchia, lo fa maturare.

Un giovane figlio di nobili, prevedendo che la sua famiglia non accetterà il suo matrimonio con una ballerina, ingaggia un gruppo di poveracci perché impersonino i suoi parenti davanti ai familiari della fidanzata. I falsi parenti commettono mille gaffes

Montegreco, in Grecia, durante l'ultima guerra, due colonnelli, uno italiano e l'altro inglese, s'innamorano della stessa ragazza e devono conquistare lo stesso paese. Con un pizzico di cattiveria più del solito, Totò fa il colonnello fascista che sbraita a tutto vapore e per l'unica volta in tutti i suoi film pronuncia la parola "culo". Quasi sempre riusciti i suoi duetti con W. Pidgeon e con N. Taranto. Ma la sceneggiatura di Corbucci-Grimaldi è banale e di sfiancata arguzia.

Salvatore Giuliano è un famoso bandito del movimento separatista siciliano, sorto nel secondo dopoguerra. Compiendo azioni criminose contro uomini dello stato Giuliano diventò inconsapevolmente uno strumento della mafia.

Una banda di ladri americani chiede aiuto alla malavita locale napoletana per rubare il tesoro di San Gennaro.

Da una commedia teatrale di Eduardo. Vicende tragicomiche nella Napoli a cavallo tra la Seconda Guerra e la liberazione.

Adattamento cinematografico dell'operetta "Nu turco napulitano" di Eduardo Scarpetta. Felice Sciosciammocca viene scambiato per un eunuco e viene assunto in casa di un ricco commerciante, al fine di vigilare sulla moglie, di cui è gelosissimo.

Dalla farsa O' miedeco d'e pazze (1908) di Eduardo Scarpetta. A Napoli Ciccillo (Giuffré), giovane scioperato, ha ingannato per anni lo zio Felice Sciosciammocca (Totò), sindaco di Roccasecca, spillandogli quattrini per i suoi studi di medicina. Quando lo zio arriva a Napoli, Ciccillo lo manda in una pensione mascherata da clinica psichiatrica. L'impianto teatrale pesa negativamente sul film, buttato sul versante degli equivoci da pochade. Circondato da una compagnia di bravi caratteristi e alle prese con un personaggio più “borghese” del solito, Totò è sempre in forma, ma frenato.

Il duca Gagliardo della Forcoletta, grazie alla sua cultura immensa, diventa un campione a Lascia o raddoppia, il quiz presentato da Mike Bongiorno. Nel frattempo due gangsters, amanti delle scommesse, hanno puntato molti soldi su di lui: uno affermando che sicuramente lascerà, l'altro certo del fatto che sceglierà il raddoppio. Quando le cose sembrano mettersi male, Totò riesce a far arrestare i banditi e a godersi il gruzzolo.

Pépé le Mòkò è un terribile bandito, capo dalla fama quasi leggendaria della Banda di Algeri. Antonio Lumaconi è un suonatore ambulante napoletano, che sogna da sempre di poter dirigere una propria banda musicale mentre nella quotidianità si vede ridotto a far da "orchestra vivente" (resa umoristica dall'impareggiabile arte mimica di Totò) per sbarcare il lunario. Le loro strade apparentemente così lontane s'incrociano a causa della morte di Pépé: i banditi infatti alla ricerca di qualcuno che fosse realmente degno di prenderne il posto, si mettono in contatto con Antonio in virtù della comune discendenza dalla famiglia Lumaconi.

Beniamino Lovacchio è affamato e senza un soldo. Rimasto senza casa in seguito alla guerra, trova rifugio, momentaneamente, in un'aula scolastica. Poi, prende possesso dell'appartamento riservato al custode del cimitero; ma la paura fa novanta e decide di tornare alla scuola. Qui, però, dopo varie avventure, viene cacciato. Quando dopo verie peripezie, possono prendere possesso di un lussuoso appartamento scoprono che un imbroglione lo ha affittato contemporaneamente a vari inquilini.

I cugini Posalaquaglia sono due piccoli truffatori e vivacchiano di espedienti: Dante ottiene come riconoscimento per Tommaso una cambiale da centomila lire del famoso finanziere Bruscatelli, che però finisce subito dopo in prigione. Inizia così il viaggio della cambiale che riuscirà a sconvolgere la vita del padrone di casa dei Passalaquaglia, che avutala per l'affitto, la userà per comprare un cane di razza nel negozio di Ottavio che la utilizzerà per pagare lo stipendio a Michele che la darà a Odette dopo una notte passata assieme. Odette la userà per comperare una pelliccia coinvolgendo Alfredo, sua moglie e Olimpio. Finita nelle mani di un manager di un lottatore da Luna Park, la cambiale, protestata, inizierà il lungo viaggio a ritroso.

Dopo la morte della moglie, dalla quale da qualche anno viveva separato, Tom Winters, va a riprendersi i suoi tre bambini. Ma i piccoli, che vivevano con i nonni, lo considerano quasi un estraneo, e si trovano a disagio nella grande città. Una sera il più grande scappa ed incontra Cinzia, una ragazza italiana, figlia di un celebre direttore d'orchestra in tournè negli Stati Uniti, a sua volta scappata dal padre. Il bambino s'affeziona a lei, ed insieme ai fratellini convince Tom a prenderla come loro governante. Cinzia si trasferisce quindi sul barcone sul fiume dove vive adesso la famigliola: non è pratica di faccende domestiche, ma riesce a conquistarsi l'affetto di tutti. A poco, a poco Tom e Cinzia si innamorano suscitando la ribellione da parte dei bambini, che non vogliono che Cinzia prenda il posto della mamma...

In un medioevo immaginario e pagano, due regni si affrontano da secoli in una guerra estenuante, senza che nessuno dei due riesca a prevalere. In uno di questi due regni, la regina, che ha già dato alla luce due bambine, muore dopo aver partorito una terza creatura. Il re che attende un erede maschio, rimane deluso dalla nascita dell'ultima figlia, profetizzata dalla Strega Bianca, Fantaghirò, e tenta di sacrificare la bambina alla Sacra Bestia nella Grotta della Rosa d'Oro. Un fulmine però colpisce e recide la spada con cui il re stava per uccidere la bambina.....

Nel tentativo di vendere un immobile al miope ragionier Filini, il ragionier Fracchia trova un castello nella lontana Transilvania. Facendo credere a Filini che il castello sia fuori Roma, i due partono insieme in auto alla volta della Romania. Arrivati al castello, scoprono che è ancora occupato dal misterioso Conte Vlad e da sua sorella Oniria.

Un'antologia di numeri di varietà, con Totò, Petrolini, Anna Magnani, Macario, Josephine Baker e altri, trasmessi dal televisore che un pittore regala a sua figlia per il diciottesimo compleanno.

Stefano è un trentenne insoddisfatto della propria vita. Un giorno, a causa di un disguido bancario, trova sei miliardi sul suo conto e decide di sfruttarli per cambiar vita, ma le cose non andranno come sperato.

Roberto (Rocco Papaleo) e Marisa (Laura Morante) sono una coppia che conduce una vita priva di sussulti: istruttore di scuola guida lui e operatrice volontaria lei, vivono in un equilibrio di grigia abitudine. Fino a quando una notte, dei criminali spietati si introducono in casa loro e la riempiono di pacchi dal contenuto misterioso, ma sicuramente illegale. “Accùppatura”, è questo il nome della pratica criminale che costringe la coppia a custodire in casa merce illecita, senza possibilità alcuna di denunciare e, soprattutto, col serio rischio di passare un guaio con la legge. Pian piano, sotto scacco dei malviventi e con gli sguardi indiscreti del vicinato da eludere, Roberto e Marisa, invece di soccombere, ritrovano l’energia ribelle e fantasiosa di quando erano ragazzi e la voglia di reagire al sopruso a tempo di Rock and Roll…