Trevor è un ragazzino generoso che prende le cose sul serio. E seriamente decide di cambiare il mondo, prendendo spunto da un compito in classe. Decide di fare tre buone azioni ad altrettante persone che a loro volta devono ricambiare ad altre tre persone che poi lo ricambieranno ad altre persone, e così via.

Il vecchio e timido professore Charles Chipping, alla fine della sua vita ripercorre i grandi eventi da lui vissuti da quando è insegnante nel Brookfield College: il suo arrivo e i primi anni d'insegnamento, l'amicizia con un collega in particolare, il suo matrimonio con la bella moglie Katherine, (conosciuta durante una gita in montagna), e del suo aiuto nel fare del timido professore Chipping l'adorato Mr. Chips, e la perdita di lei e del bambino al momento del parto. Ma nella sua storia c'è altro, dalla guerra che ha portato via alcuni dei suoi amati studenti all'affetto per i suoi alunni, dal conoscere per alcuni di loro ben tre generazioni, come nel caso dei ragazzi Colley, al rettorato provvisorio in tempo di guerra.

Erik ha dei seri problemi con il patrigno che spesso e volentieri alza le mani su di lui. Il ragazzo scarica la violenza subita in casa tra le mura della scuola e viene espulso per problemi disciplinari. La madre decide di mandarlo in un collegio privato ma qui le cose non sembrano andare meglio perchè lì gli studenti più giovani sono costretti a subire le angherie dei compagni più grandi. Erik in particolare deve vedersela con uno di questi, Otto Silverhielm. Nonostante il disagio vissuto nell'istituto, Erik stabilisce un forte legame di amicizia con Pierre e trova l'amore di Marja...

Un minatore lascia la città gallese dove è sempre vissuto ricordando come la costruzione delle miniere abbia cambiato la società portando alla nascita dei sindacati, ai conflitti operai, all'emigrazione per togliersi dalla povertà e alla fine dei rapporti "famigliaristici" della comunità.

Mi chiamano Radio (Radio) è un film del 2003 diretto da Mike Tollin. Il film è basato sulla vera storia di Harold Jones (Ed Harris), allenatore di football alla T. L. Hanna High School ed un giovane mentalmente ritardato James Robert "Radio" Kennedy (Cuba Gooding, Jr.). Nel film recitano anche Debra Winger e Alfre Woodard, e la fonte di ispirazione per il soggetto è stato un articolo del 1996 apparso sulla rivista Sports Illustrated [1] scritto Gary Smith.[2]James Robert Kennedy (nato il 14 ottobre 1946 ad Anderson nella Carolina del Sud), cresce affascinato dalla tecnologia della radio. Il suo soprannome, "Radio", gli viene dato dai suoi concittadini per via della radiolina che porta con se ovunque vada.

Nell'Irlanda del Nord di fine anni Sessanta, il giovane Buddy vive in contesto fatto di lotte della classe operaia, cambiamenti culturali e violenza settaria. Sogna un futuro che lo porterà lontano ma nel frattempo trova consolazione nei carismatici genitori e nei suoi arzilli e fiabeschi nonni.

Seconda guerra mondiale: nella Francia occupata un professore (Charles Laughton) viene arrestato e ucciso dai tedeschi per aver propagandato i valori della resistenza ai suoi allievi. Ma prima di morire, in un ultimo gesto eroico riuscirà a leggere alla classe la dichiarazione dei diritti dell'uomo.

Una giovane insegnante di una scuola superiore di New York deve affrontare grosse difficoltà con i colleghi, i superiori che non approvano il suo idealismo, e con gli studenti, di tutte le razze, teppistelli, drogati. Trova la forza di non dimettersi e di andare avanti.

Il premio Oscar Peter O'Toole è il protagonista di questo classico del musical su un maestro inglese primitivo che impara a mostrare la sua compassione attraverso l'aiuto di una showgirl estroversa. O'Toole, che ha ricevuto la sua quarta nomination all'Oscar per questa interpretazione, è affiancato dalla pop star degli anni '60 Petula Clark e dal collega candidato all'Oscar Michael Redgrave.

In un collegio maschile austriaco agli inizi del 1900, il timido e intelligente Törless osserva il comportamento sadico dei suoi compagni studenti ai danni di un suo compagno senza fare nulla per poterlo aiutare, finché le torture non arrivano troppo oltre. Adattato dall'acclamato romanzo di Robert Musil, Il giovane Törless lanciò il movimento del Nuovo cinema tedesco e vinse il Premio della critica internazionale del Festival di Cannes nel 1966 per il regista esordiente Volker Schlöndorff.

Guy Bennet, un vecchio inglese che fece la spia per il Kgb e dovette fuggire in Russia, racconta ad un giornalista la sua giovinezza che dovrebbe spiegare la sua "scelta" di vita. È stato educato in un rigido college inglese degli anni Trenta, meta dei giovani rampolli dell'aristocrazia. Lui, come altri, scopre di essere omosessuale e vive una storia d'amore con un suo compagno. Ma quando verranno scoperti dovranno andarsene. Guy viene rifiutato anche dalla famiglia e quindi sceglie di mettersi contro un paese che lo ha respinto.