Ispirato alla vera storia del pugile Jim Braddock che, nel periodo della Grande Depressione, per sfamare la famiglia tentò la fortuna con la boxe. Braddock passò velocemente dalla miseria alla gloria quando, nel 1935, riuscì a battere in un combattimento epico di 15 riprese il campione del mondo dei pesi massimi Max Baer.

Dal romanzo autobiografico Jim entra nel campo di basket del poeta e musicista Jim Carroll, ma con l'azione trasferita dalla fine degli anni '60 ai '90. L'irrequieto percorso di un adolescente in un istituto cattolico di New York che passa dalle partite di basket all'autodistruttiva discesa nei paradisi artificiali dell'eroina. Una squadra di bravi attori, un DiCaprio convincente (sostituì all'ultimo momento River Phoenix, morto per overdose), una colonna sonora (Graeme Revell) funzionale. Appiattito da una riduzione di taglio sociologico e didattico, il film restituisce soltanto in piccola parte la ricchezza linguistica e l'esuberanza lirica del libro. Diretto dall'esordiente Kalvert, regista di video musicali, e finanziato dalla discografica Polygram. AUTORE LETTERARIO: Jim Carroll

Danny si è appena trasferito a Los Angeles: non conosce nessuno, e per lui è difficile fraternizzare. Compie l'errore di iniziare a corteggiare l'ex ragazza di un pericoloso capo banda giovanile, che inizia a tormentarlo. Il ragazzo, disperato, deve salvarsi dagli agguati della banda. Sarà un simpatico vicino di casa, Miyagi, un maestro orientale, a insegnare al ragazzo i segreti delle arti marziali. Dopo un duro allenamento Danny è pronto a sfidare i suoi nemici in una competizione sportiva.

Ex campione di football americano finito in carcere è costretto dal direttore del penitenziario ad allenare una squadra di detenuti da far giocare contro quella dei secondini, veri energumeni. Dovrebbe, naturalmente, perdere. Lo schema è quello di Quella sporca dozzina (1967). Nel 1° tempo la mescolanza di comico e drammatico non è sempre riuscita, ma la lunga sequenza della partita è cinema d'antologia. Parabola sociologica su una comunità di servi e padroni.

È la storia di Rannulph Junah (Matt Damon), eroe di guerra e giocatore di golf che grazie ad un misterioso e straordinario caddy (Will Smith) e ad una donna travolgente (Charlize Theron), riesce a ritrovare la voglia di vivere, di vincere e di amare.

Giovane avvocato yuppie, fermato per guida in stato etilico, deve scontare sei mesi di volontariato, allenando una squadra di hockey su ghiaccio, composta da ragazzini di un quartiere popolare. Li guida alla vittoria contro la squadra in cui aveva giocato da ragazzino. Nel bene e specialmente nel male, è un film Disney prevedibile, edificante, teso a recuperare solidi valori, esaltare i buoni sentimenti. Seguito da D 2: The Mighty Ducks (1993). Nello stesso anno la Disney fondò una squadra di hockey con lo stesso nome.

Germania, estate 1954, Matthias Lubanski (Louis Klamroth) ha undici anni. Vive con la madre e i fratelli in attesa del ritorno del padre Richard dal periodo di prigionia in Russia. Il ragazzo ha una smisurata passione per il calcio e il suo più grande idolo è la star della nazionale tedesca, Helmut Rahn (Sacha Göpel). Il calciatore, diventato per Matthias un sostituto della figura paterna, adotta il ragazzo come mascotte e gli chiede di seguirlo nei campionati mondiali di calcio che si svolgeranno in Svizzera, quella stessa estate. Purtroppo, il ritorno di Richard Lubanski, indurito dagli anni di guerra e prigionia, rompe gli equilibri nella vita del figlio, impedendogli di coronare il suo sogno e di raggiungere i suoi beniamini. Ma il cammino della nazionale non conosce ostacoli e l’undici tedesco è vicino a raggiungere la finale. Per Matthias è ancora tempo di sognare…

Una compagnia vuole comprare un intero quartiere per ricostruirlo. Hanno comprato tutte le case del quartiere tranne che la piccola palestra "Olympic", in cui Mr. Austria Joe Santo si prepara per l'elezione di Mr. Universo con un mese d'anticipo. Il ricco bamboccio Craig Blake viene inviato dalla compagnia come prestanome per comprare la palestra. Ma Craig inizia a fare amicizia con la gente e si innamora dell'amica di Joe Marie-Tate.

Huck Cheever, è un giocatore di poker professionista, passione tramandata dal padre L.C., due volte campione del mondo di Texas Hold'em.Huck nutre rancore nei confronti del padre per aver abbandonato la madre, morta qualche anno dopo. Nel suo girare per i casinò di Las Vegas incontra Billie Offer, aspirante cantante, della quale si innamora.I soldi vinti al tavolo da poker per Huck non mancano, ma regolarmente perde tutto per vari motivi, il principale dei quali è il continuo tentativo di battere il padre. Riesce comunque a procurarsi i 10.000 dollari necessari a pagarsi l’iscrizione al Main Event delle World Series of Poker, e con abilità si fa strada nel torneo, arrivando sino al tavolo finale. Qui, tra i suoi avversari, ritrova anche il padre. I due si scontrano al tavolo finale e Huck, pur avendo una mano migliore passa.Ormai riappacificati, Huck e L.C. si incontrano dopo il torneo per giocare una partita con le monetine, come erano soliti fare quando Huck era bambino.

Billy e Clyde sono giocatori professionisti di football americano e veri amici, tanto che si dividono non solo l'appartamento ma anche la ragazza: Barbara Jane Bookman, figlia del miliardario texano proprietario della squadra dove giocano entrambi. La giovane, dopo aver aderito a una setta religiosa, si convince di dover sposare uno dei due, ma poi...

Joe Tanto è stato un corridore della Formula Uno americana. Ha lasciato dopo un grave incidente e ora viene assunto dal proprietario di una scuderia di Formula Cart perché insegni il mestiere a un instabile campioncino, Jimmy Bly. Il ragazzo soffre della pressione psicologica del fratello e della rivalità con un forte avversario. Quando poi si innamora di Sophia, ex del rivale, le cose si fanno più complicate.