È giovane, simpatico, colto. È nero ed è ferito. È figlio di Sidney Poitier. È un compagno di studi dei loro figli ad Harvard. Logico che i coniugi Kittredge, agiata coppia che abita un appartamento a Central Park, trattino Paul come meglio non si potrebbe. Ma la mattina Paul viene cacciato dall’abitazione, e inizia tutta una serie di scoperte imbarazzanti sull’ospite, sulla sua identità, sulle sue azioni.

Isabel Walker, vivace "girl" californiana, si reca a Parigi in visita alla sorella, Roxanne, incinta e, quasi, abbandonata dal marito francese. Ma presto anche Isabel si vedrà costretta a cedere al fascino europeo, sedotta dal "diplomatico" e "obsoleto" cognato della sorella. James Ivory, in tempi di relazioni non troppo felici e distese tra America e Francia, costruisce, a partire dall'omonimo romanzo della scrittrice americana, di adozione francese, Diane Johnson, la psicopatologia quotidiana di due famiglie, di due culture di nuovo a confronto come nelle già "inibite" lacrime della "figlia di un soldato". Se è possibile, questa volta, l'esemplificazione antropologica è peggiore della prima, governata com'è da luoghi comuni che rivelano uno stato delle cose, d'amore,drammatico e volgare.

Lily è una giovane pittrice desiderosa di arrivare al successo. Forse troppo desiderosa. L'ambizione le fa addirittura dimenticare gli obblighi dell'immagine. Infatti mentre interpreta la parte di una studentessa che s'imbatte nel diario di Ivy, Alyssa si lascia prendere la mano e si abbandona, sulla scorta del diario, a una esplorazione dei suoi desideri sessuali.