Proveniente da una povera famiglia di colore, Billie Holiday attraversa un'esistenza drammatica e travagliata prima di diventare una delle più grandi cantanti di jazz e blues: dai bordelli e dai night di infimo ordine di Harlem al successo della Carnegie Hall. Tutto però troppo tardi: Billie muore poco tempo dopo aver finalmente raggiunto il successo, ormai minata dall'abuso di alcool e droghe.
Due marinai in vacanza, pronti a salpare da Los Angeles, fanno amicizia con un ragazzino che vuole arruolarsi in Marina come loro e, nel frattempo, si contendono le grazie, a passo di danza, di una bellina del posto. Fu la prova generale del bellissimo Un giorno a New York girato 4 anni dopo dai due attori. Piacevole, ben recitato e danzato, con gradevoli canzoni di Styne e Cahn. Divertente numero di G. Kelly che balla con Jerry, il topolino dei cartoon di Hanna e Barbera su coreografia di Stanley Donen. Ridistribuito come Canta che ti passa. Oscar alle musiche di George Stoll.
Il giovane reverendo O'Malley viene inviato dai superiori nella piccola e assonnata parrocchia di Saint Dominic, nei sobborghi di New York, per aiutare l'ormai anziano padre Fitzgibbon, che è lì da quaranta anni. Per non dare al vecchio sacerdote la sensazione di essere da sostituire perché inutile, O'Malley finge di mettersi ai suoi ordini e di assecondarlo. In breve tempo, facendo però di testa sua, O'Malley riesce a far rifiorire la parrocchia. Dove regnavano rabbia e rassegnazione, l'ugola d'oro del protagonista riporta serenità e voglia di vivere.