Mike e Scott sono due ragazzi di strada. Mike, di estrazione sociale inferiore, soffre di narcolessia. Scott, di famiglia borghese perbene, prima accompagna Mike in un'infruttuosa ricerca della madre; poi rientra nei ranghi abbandonando l'amico.

Mentre il triste principe di Danimarca si arrovella sulle mura del castello di Elsinore, due bizzarri personaggi che rispondono (alternativamente?) ai nomi di Rosencrantz e Guildenstern si aggirano nei paraggi, impegnati in capziosi esercizi dialettici. E quando il capocomico giunge a corte per allestire la recita escogitata da Amleto, entrambi finiscono per rimetterci - pressoché inconsapevolmente - il collo.

Prima regia shakespeariana di Laurence Olivier per il cinema. La guerra di Enrico V contro i Francesi. Le vittoriose battaglie, il matrimonio con Caterina di Troyes, figlia di Carlo VI... Figurativamente eccezionale, prende le mosse da un teatro elisabettiano ricostruito in studio e, seguendo alla lettera il copione di Shakespeare, si fonde poi magnificamente con un'ambientazione più cinematografica.

Macbeth, un fedele seguace di Duncan, il capo di una banda di criminali, viene avvicinato da tre giovani streghe che gli profetizzano che presto acquisirà un grande potere. Guidato dalla profezia, trama con la moglie per uccidere Duncan, e ottenere così la leadership della banda. Per mantenere il suo potere sarà costretto a commettere altri omicidi, finché i suoi nemici si uniranno per ucciderlo.