Taketoki Washizu è un nobile a cui viene profetizzata l'ascesa al potere e l'invincibilità fino a quando la foresta non si muoverà verso il suo castello. La profezia si avvera: Washizu, consigliato dalla moglie Asaji, uccide il re ed usurpa il trono, mentre l'amico Miki si impadronisce di un castello. Durante i funerali del re, i guerrieri vengono a conoscenza del delitto e Washizu e Asaji vengono assaliti dai sensi di colpa. Istigato ancora dalla moglie, Washizu esercita ancora di più il suo dispotico potere combattendo contro tutti coloro che lo ostacolano ma, durante un banchetto, l'ombra dell'assassinato gli appare davanti. Intanto una parte del paese si ribella e un esercito marcia contro il castello. Alla fine, Washizu si trova di fronte l'esercito nemico che avanza proteggendosi con i rami degli alberi.

Dalla tragedia di William Shakespeare: per Macbeth, spinto dalla moglie, la scalata al trono di Scozia è seminata di delitti. Fin dall'incontro con le tre streghe che gli profetizzano il futuro, l'ascesa e la caduta, è trasparente l'idea del regista-interprete: Macbeth non è padrone del suo destino, quel che gli accade è una sorta di incubo. Girato da Welles in sole tre settimane, il film divise la critica dell'epoca.

Falstaff, stravagante figura di gaudente avventuriero, è amico del principe di Galles e quando questi diventa re con il nome di Enrico V è convinto d'aver risolto il suo futuro. Ma gli impegni regali costringono il giovane sovrano a rinnegare le antiche e poco dignitose amicizie e il grasso Falstaff muore solo e disperato.

L'unione di Othello e Desdemona porta con sé dolore e morte invece che gioia e festeggiamenti. Iago li spia e trama contro di loro, insinuando nel fiero Moro il germe della gelosia: suggerisce perfidamente l'idea che Desdemona ami segretamente Cassio, scelto come luogotenente al posto di Iago stesso. Othello è accecato dal sospetto, che pian piano, sempre fomentato da Iago, si trasforma in ostinata convinzione. La passione lascia il posto solo alla vendetta e alla tragedia. Shakespeare e il suo dramma ritornano per l'ennesima volta in un adattamento cinematografico.

1613. Shakespeare è ritenuto il più grande scrittore del suo tempo quando un incendio al suo teatro lo costringe a far ritorno a Stratford, dove deve affrontare il suo travagliato passato e la famiglia da tempo trascurata. Perseguitato dalla morte dell'unico figlio Hamnet, si sforza di riallacciare i rapporti con la moglie e le figlie, rimettendo in discussione il suo ruolo di marito e padre.

Un gruppo di turisti resta bloccato nel deserto della Namibia quando il loro autobus si smarrisce e finisce il carburante. Il cibo in scatola e l'acqua della rugiada li mantengono in vita ma restano completamente tagliati fuori dal resto del mondo. Henry, un manager teatrale, convince il gruppo a mettere su la tragedia di Shakespeare Re Lear.