Pilar fugge di casa con il figlio Juan ed una valigia mezza vuota. Antonio senza di lei è perduto, per lui Pilar è il sole, la luce, l'unica donna della sua vita, ma per lei l'amore e la protezione di Antonio rappresentano il suo terrore più nero. Una storia d'amore, di paura e di potere, in cui la passione è più forte di ogni sofferenza ...
Walter Redlich, un avvocato ebreo si trasferisce insieme a sua moglie Jettel ed alla loro figlia di 5 anni Regina in una fattoria in Kenya, nel 1938, per sfuggire alle persecuzioni naziste.
Cinque sorelle fra i quindici e i diciannove anni vivono infelici, tormentate da genitori che credono di fare il loro bene. La madre è integralista e cieca: costringe una delle sorelle, per punizione, a bruciare i dischi più cari. Il padre è molle e latitante, tutto preso a costruire i suoi modellini. Certo, ci sono i ragazzi che le corteggiano e le stimano, ma non basta. La prima muore gettandosi sulle punte del cancello di casa. Le altre quattro organizzano uno struggente suicidio collettivo.
La vita estrema e dissonante del celebre musicista vista attraverso gli occhi di Anna Holtz, giovane e talentuosa musicista che viene accolta dal maestro come sua allieva.
Rosenstrasse è il nome di una strada di Berlino dove, nel 1943, centinaia di donne manifestarono protestando contro la deportazione dei loro propri mariti, riuscendo a farli liberare. Rosenstrasse è anche il titolo dell'ultimo film di Margarethe von Trotta, che quei fatti li rievoca attraverso la memoria di chi li ha vissuti direttamente - è il caso della protagonista femminile Ruth -, che però nel tempo ha preferito rimuoverli, così anche di chi quei fatti tenta di ricostruirli, servendosi della memoria altrui. E'il caso della figlia di Ruth, Hannah, la quale ai giorni nostri tenta, riuscendovi, di ricostruire quel passato, andando ad intervistare la donna che salvò la vita alla propria madre. In un'alternanza di tempi e di spazi, tra una New York contemporanea e una Berlino sospesa tra un presente e un passato denso di dolorosi ricordi, Rosenstrasse è un film che trova il suo giusto ritmo strada facendo, nel dipanarsi della vicenda.
Dopo la morte del padre, Zeno Cosini si reca da un vecchio amico di suo padre, Giovanni Malfenti, per avere un lavoro. Zeno è un ragazzo chiuso, insicuro e un po' inetto, che ha cambiato più volte l'indirizzo dei suoi studi universitari ma non è riuscito a trovare la sua strada. Zeno vive da solo, spesso vaga per la città e osserva la gente, le strade e la vita a lui estranea. Comincia a frequentare la casa di Malfenti. Invitato a cena spesse volte ha così modo di conoscere le figlie di Giovanni: Ada, Alberta, Anna e Augusta. Dopo vari tentativi inutili di conquistare l'amore di Ada, e il rifiuto dell'amore di Alberta, finisce per sposare Augusta. Il film si conclude con la scena dei due sposini che salgono le scale della chiesa vista dall'altra parte della strada.
Sharon vive a Los Angeles e conduce una doppia vita: di giorno è un'annoiata operatrice telefonica, di notte frequenta locali - in compagnia del suo ragazzo - alla ricerca di coppie disposte a vivere esperienze sessuali di gruppo. Ma un giorno la sua vita cambia improvvisamente: Sharon inizia a notare certi particolari che la guidano verso un cambiamento radicale. Così, quando conosce due uomini estremamente religiosi che le parlano di Dio, decide di abbandonare i costumi dissoluti e di intraprendere un percorso di fede che la faccia diventare cristiana. Ma la strada per trovare Dio sarà tutt'altro che facile...
Jane Lambert, una scrittrice quarantenne, si innamora, ricambiata, di Bernard un ragazzo molto più giovane di lei. I due partono per una vacanza nel sud della Francia in compagnia di amici ma Bernard deve assentarsi per affari. Si tratta in realtà di una scusa: Bernard ha un'altra donna dalla quale potrà avere quei figli che Jane non può dargli. Jane allora tenta il suicidio.