Pietra miliare della storia del cinema grazie all'eccellente virtuosismo e alla potenza sociale di King Vidor. New York, durante gli anni Venti. John è un provinciale che arriva in città per trovare la sua strada. Diventa impiegato ma ne sente il peso della routine, prende moglie ma l'unione è inficiata dalle ristrettezze economiche. Tutto sembra tornare tranquillo alla nascita di un bambino. Purtroppo la secondogenita, a distanza di tre anni, rimane uccisa tragicamente in un incidente. L'uomo è disperato e vuole uccidersi, la moglie vuole abbandonarlo ma alla fine la forza di volontà sarà più grande. È l'ultimo dei grandi capolavori del muto, girato un anno dopo l'avvento del sonoro. Mostra con grande efficacia e realismo la stagione americana "inopportunamente" felice, prima della grande depressione. Alcune sequenze sul quotidiano, le strade, gli uffici, sono enormemente all'avanguardia rispetto al cinema dell'epoca

George Jung è figlio di un operaio spesso in lite con la moglie che ritiene guadagni troppo poco. Non appena diventa adulto riesce in poco tempo a diventare il punto di riferimento negli States degli anni Sessanta per il traffico della cocaina colombiana. L'ascesa resistibile di un giovane che riesce ad avere talmente tanti soldi da non sapere fisicamente dove metterli in casa che viene catturato due volte dall'FBI e la seconda volta è per una condanna a 60 anni

Due anni fa sperava di essersi lasciato alle spalle quel passato che non poteva ricordare, ma che lo perseguitava con misteriose immagini di morte e violenza. Il destino però torna a bussare alla porta di Jason Bourne, killer professionista senza più memoria, quando viene accusato (ingiustamente?) di aver ucciso il premier cinese.

Il cinema ha, tra i suoi innumerevoli compiti, quello di ricordarci dei passaggi nodali della Storia. È il caso del film di Greengrass che passa da un film che si potrebbe definire 'romantico' come La teoria del volo (protagonista Kenneth Branagh) a una cronaca dura e realistica. Irlanda del Nord, 30 gennaio 1972. Tredici persone muoiono e 14 vengono ferite dalle pallottole dell'esercito britannico che reprime così una manifestazione pacifica contro una legge che prevede la detenzione preventiva. La giornata verrà ricordata come la 'Domenica di Sangue' e segnerà l'inizio della guerra civile. Il film descrive in dettaglio gli eventi di quel giorno festivo seguendo quattro personaggi. Ivan Cooper, un cattolico che lotta per i diritti civili; Gerry Donaghy, un cattolico che ama una protestante; il generale MacLellan che guida le truppe britanniche e un soldato che si trova nell'occhio del ciclone. Un film di guerra sulla lotta per la pace.

Ron Kovic, nato il 4 luglio 1946, si arruola nei Marines e torna dal Vietnam, nel 1968, paralizzato nella parte inferiore del corpo e impotente. Attraverso varie esperienze arriva a una presa di coscienza pacifista e porta la sua testimonianza alla Convenzione Democratica del 1976.

Il 13 ottobre 1972 un aereo con a bordo una squadra di rugby uruguaiana precipitò sulle Ande. Molti passeggereri morirono subito, i restanti 16, in attesa di essere soccorsi, cercarono di sopravvivere arrivando addirittura a cibarsi della carne dei compagni morti. Tre di loro decisero di lasciare il campo nell'eroico tentativo di superare le montagne in cerca di aiuto...

La storia vera di William Bligh, capitano che, nel 1787 guidò il Bounty in un viaggio di 27.000 miglia attraverso continui pericoli, caos e pazzia. Dopo 31 giorni passati a combattere contro le bufere e contro la crudeltà crescente di Bligh, l'equipaggio, ormai esausto, trovò sollievo all'arrivo sull'isola remota ma presto il tirannico comandante pretende di salpare ancora ed i suoi uomini, disperati, lotteranno con l'aiuto del primo ufficiale Fletcher Christian per prendere il comando della nave.

Ispirato alla vera storia di Robert Hanssen, l'agente dell'FBI che divenne spia dell'Unione Sovietica durante la Guerra Fredda.

Il 26 giugno 1996 la giornalista dublinese Veronica Guerin fu uccisa in un agguato da un killer, inviato dalle gang di spacciatori che infestavano la capitale irlandese e soggiogavano la sua gioventù. Questo fu il risultato dei reportage scottanti che la Guerin aveva scritto negli anni precedenti, adorata dai lettori, ostracizzata dai colleghi, inascoltata dal governo; il quale peraltro, una settimana dopo la sua morte, in una sessione straordinaria approvò una legge anti-droga che contribuì a sconfiggere i trafficanti.

Dopo la tragica scomparsa del marito, la vita di Audrey Burke e dei suoi due figli é molto brutta e triste. La donna decide così di chiedere al migliore amico di suo marito, un avvocato con alle spalle dei problemi di droga, di trasferirsi da loro per aiutarsi reciprocamente a superare le difficoltà che entrambi stanno attraversando...