Gabriel si è trasferito da poco con il collega Juan nei sobborghi di Buenos Aires. Timido e riservato si trova in imbarazzo rispetto a certi sguardi di intesa che Juan gli rivolge. Nel frattempo la camera dell'amico ospita diverse avventrici, quasi a confermare il machismo del collega. Comunque l'attrazione tra i due si fa sempre più inevitabile. Presto diventerà una storia dapprima sessuale, complice la convivenza, poi finirà per evolversi in una relazione più intima e amorosa.
In un piccolo paese della Bassa Padana, Don Camillo, il parroco, e Peppone, il sindaco comunista, si trovano in contrasto, ma finiscono col mettersi d'accordo, lasciandosi guidare dal buon senso. Mentre i rossi festeggiano, in un comizio, la loro vittoria alle elezioni, Don Camillo suona le campane a morte. Però Peppone si prende la rivincita quando può annunciare la prossima costruzione della Casa del Popolo. Don Camillo, che non riesce a completare la costruzione dell'oratorio, si domanda dove Peppone trovi i soldi ma, ripensandoci, ricorda la storia di una cassa militare scomparsa misteriosamente. Messo alle strette, Peppone cede una parte del bottino. Don Camillo si lascia spesso trasportare dal suo temperamento ma poi si pente delle intemperanze e accetta umilmente i rimproveri che gli vengono dal Crocifisso dell'altare maggiore. L'amore d'un giovane comunista per la figlia d'un possidente, fa perdere il controllo a Don Camillo, tanto che il vescovo lo manda un po' in vacanza.
Nella Glasgow della fine degli anni '90, nei sobborghi proletari, vive Joe, ex alcolista, disoccupato: sopravvive con il sussidio e facendo qualche piccolo lavoro in nero, allena una piccola e sgangherata squadra di quartiere, composta da ragazzi problematici, drogati, emarginati sociali, fra cui Liam, amico di Joe.
Nelly, otto anni, ha appena perso la sua amata nonna e sta aiutando i suoi genitori a ripulire la casa d'infanzia di sua madre. Esplora la casa e i boschi circostanti dove sua madre giocava e dove ha costruito il forte di cui Nelly ha sentito tanto parlare. Un giorno, sua madre se ne va all'improvviso e Nelly incontra una ragazza della sua stessa età nel bosco, che sta costruendo un forte.
Studiosi svedesi del campo dell'efficienza e dello studio del movimento intraprendono una ricerca sugli uomini norvegesi non sposati e di mezza età, cercando di ottimizzare la progettazione e l'utilizzo delle cucine. Folke Nilsson viene assegnato a Isak Bjornsson, a studiarne le abitudini di uomo solo e solitario: il protocollo della ricerca lo obbliga a sedere in un angolo della stanza, su un seggiolone simile a quello utilizzato dagli arbitri di tennis e a non interferire con i movimenti del ricercato. Isak è però un uomo burbero che preferisce tentare di preservare la propria solitudine intatta, e smette quindi di usare la cucina, spiando il ricercatore attraverso un foro praticato nel soffitto della stanza stessa. Ad ogni modo, i due uomini un po' alla volta si avvicinano e creano un rapporto d'amicizia molto forte anche se mai confessato, simile a quello che si comincia a creare nel secondo dopoguerra tra le loro nazioni di origine, la Norvegia e la Svezia appunto.
Moderna rivisitazione di "La dodicesima notte" di William Shakespeare. Duke è innamorato di Olivia che non lo contraccambia. Viola, prendendo il nome di Cesario, veste i panni del fratello gemello Sebastian per giocare nella squadra di calcio della sua nuova scuola. Olivia si innamora di Cesario, Viola si innamora di Duke che la crede però un ragazzo.
Astoria, Queens, 1986. Dito vive con i suoi genitori e trascorre la giornata con i suoi amici di strada, fra droga, noia e microcriminalità. Dito decide di partire per la California, per tornare poi solo quindici anni più tardi, perché il padre è malato e per affrontare definitivamente il passato, con i suoi fantasmi e il suo fardello emotivo.
Nel 1968 a Roma un'insegnante di educazione fisica con la passione del calcio organizza una squadra femminile che vincerà il campionato l'anno successivo. Queste donne raccontano con orgoglio e nostalgia la loro grande impresa in un periodo in cui i pantaloncini corti e le gambe scoperte facevano ancora scandalo. «L'idea di 11 ragazze che alla fine degli anni '60 si riuniscono per giocare a calcio è la cosa che più mi ha incuriosito. Grazie all'aiuto di Anna Nati, sono riuscita a riunire la squadra che vinse lo scudetto. Dal coraggio e dall'originalità di questo gruppo è nata l'idea di raccontare la loro "avventura"». (L. Conte)