La piccola Sara Crewe frequenta un collegio esclusivo, ma è costretta a entrare a servizio per mantenersi quando il patrimonio del padre, disperso in guerra, viene confiscato dal governo britannico.

Il dottor Ian Gray, dottorando in biologia molecolare e specializzato nel processo di evoluzione dell'occhio, lascia il suo laboratorio per partecipare a una festa. Lì conosce una giovane modella straniera. L'incontro è fugace, ma basta la visione degli occhi della ragazza per fare accendere qualcosa in Gray. Anni dopo, Ian e la sua assistente di laboratorio, Karen, fanno una scoperta sensazionale con profonde implicazioni esistenziali. A quel punto, il medico sa che - pur rischiando di perdere il lavoro della sua vita - dovrà recarsi dall'altra parte del mondo per validare (o confutare) la sua teoria.

Attacco a Mumbai è ambientato nel novembre 2008, quando alcuni jihadisti del Pakistan mettono in atto una serie di attacchi terroristici a Mumbai, facendo precipitare nel caos la città più popolosa dell’India. Durante i tre giorni dell’assedio, gli uomini armati sequestrano il leggendario Taj Mahal Palace Hotel, tenendo prigionieri all’interno oltre 500 ospiti e dipendenti. Il film si concentra sugli eventi accaduti nel leggendario hotel, considerato l’emblema del progresso del paese e del suo variegato patrimonio culturale. Nel pieno dell’attacco, persone provenienti da diversi paesi, culture, religioni e classi sociali dovranno trovare il modo di reagire e far fronte ai continui pericoli.

Un gruppo di suore anglicane, guidate da suor Clodagh, vengono inviate su una montagna dell'Himalaya. Il clima nella regione è ostile e le suore sono ospitate in uno strano palazzo antico. Lavorano per stabilire una scuola e un ospedale, ma lentamente la loro attenzione si sposta. La sorella Ruth si innamora di un funzionario governativo, il signor Dean, e inizia a mettere in discussione il suo voto di celibato. Mentre Sorella Ruth è ossessionata dal signor Dean, la sorella Clodagh si immerge nei suoi ricordi d'amore.

Dopo essere sopravvissuto a un incidente ferroviario, Ashoke (Irrfan Khan) cambia la sua personale visione della vita; inizia a viaggiare - prima in Inghilterra e poi in America - e torna in India solo per sposare secondo la tradizione bengalese una giovane donna scelta dai genitori. Ashima (Tabu) decide che è l'uomo per lei ancor prima di conoscerlo, nel momento in cui prova le sue eleganti scarpe europee lasciate nell'atrio, e con qualche timore, ma piena di speranze, lascia la patria e il calore della famiglia per seguire il marito a New York. Nonostante i contrasti climatici e culturali, Ashima trova conforto nel compagno che imparerà ad amare e rispettare. Alla nascita del primogenito i due giovani sposi lo chiamano Gogol, in onore dello scrittore russo al quale Ashoke imputa la sua salvezza ("Il cappotto" di Nikolaj Gogol è il pretesto per creare il legame tra padre e figlio sul quale si basa il film tratto dal romanzo omonimo di Jhumpa Lahiri).

Il trio musicale delle "Cheetah girls" riceve un'offerta di lavoro che credono arrivare da una produzione di Hollywood, ma che poi si rivela essere per un film di Bollywood. Ma non e' tutto. Giunte in India, Chanel, Aqua e Dorinda scoprono che solo una di loro verra' scelta per la parte...

Ruth si è "perduta" in India, affascinata dalla spiritualità, dalla cultura, da un guru, da un'idea vaga e tenace di assoluto, dalla possibilità di raggiungere l'illuminazione. PJ è incaricato dalla famiglia di Ruth di "riportarla" psicologicamente in Occidente, alle sue abitudini e ai suoi affetti presunti. PJ è un esperto di disintossicazione e di riprogrammazione delle persone rimaste impigliate nella rete delle sette. Quello di Ruth è il centonovantesimo caso della sua carriera, il più difficile.