Durante il primo giorno di lavoro all'inizio del nuovo anno Persiano, Rouhi si trova in mezzo a una disputa domestica tra il suo nuovo boss e la moglie.

Jeanne du Barry, film diretto da Maïwenn, è incentrato sulla vita di Jeanne Vaubernier (Maïwenn), nata nel 1743 e figlia illegittima di una povera sarta. La donna, nonostante le sue umili origini, ha sempre avuto una forte predilezione per la cultura e, grazie alla sua intelligenza e al suo gran fascino, è riuscita a salire i gradini della scala sociale. Jeanne è stata in grado di entrare nelle grazie di re Luigi XV (Johnny Depp), che ignorava totalmente il suo status di cortigiana. Tramite lei, il re riacquista appetito per la vita, tanto da nominarla sua amante ufficiale e a ottenere il titolo di contessa du Barry. La passionale storia d'amore tra i due porterà Luigi XV a infrangere le regole del decoro e dell'etichetta, permettendo a Jeanne du Barry di trasferirsi a Versailles e vivere sotto il suo stesso tetto. L'arrivo di Jeanne al palazzo, però, non fu ben visto dalla corte e portò a un vero e proprio scandalo.

Il proprietario di una piantagione di caucciù, situata nel Sud Est asiatico, si trova a essere corteggiato dalla moglie di un suo collaboratore. Lui però finisce con l'innamorarsi di una prostituta piena di guai.

Una donna detentrice di innumerevoli e prestigiosi record di volo si innamora, ricambiata, di un uomo sposato. È un'intensa passione che cancella nella donna ogni pudore e che porta il suo amante a distruggere vent'anni di fedeltà coniugale. Quando lei si scopre incinta, il terrore dello scandalo, la consapevolezza della propria equivoca posizione, la portano alla decisione di lasciarsi morire.

Tre ritratti di donne in cerca di riscatto. Delia, Greta e Paula stanno per iniziare una nuova vita: la prima è in fuga con i tre figli da un marito violento, la seconda riscopre l'ambizione dopo aver passato anni accanto a un uomo troppo dimesso, la terza in attesa di un figlio da un uomo di colore cerca di aiutare un ragazzo vittima di abusi.

La signora è stanca del marito e, in vacanza all'estero, incontra un gigolò dai traffici non proprio puliti e se ne innamora; riesce addirittura, tornata in patria, a farlo assumere come segretario del marito. Poi l'amante si stanca di lei e prega il marito di riprendersela...

Roma, anni novanta. Diana è felicemente sposata con Paolo, ma il loro rapporto sembra non bastare a soddisfare le sue pulsioni sessuali e voglia di trasgressione. Commessa in un negozio del Centro di abbigliamento femminile, Diana viene consigliata da una collega di lavoro, che si concede spesso e volentieri al maturo titolare, a scavalcare il vincolo matrimoniale sicché inizia ad accettare il corteggiamento di un suo cugino veneziano e di uno stravagante francese dal nome altisonante di Donatien Alphonse, memoria dell'omonimo scrittore Marchese de Sade. Convinta di vitalizzare il loro rapporto, Diana racconta le sue scappatelle a Paolo pur facendogli credere che si tratti solo di fantasie irrealizzate ma quando egli scopre sul corpo di Diana i segni delle sue scappatelle, decide di abbandonarla temporaneamente...

Già vittima in gioventù di uno stupro collettivo, una trentenne coniugata si trova rinchiusa nella roulotte di un taglialegna tosto e si cava qualche capriccetto anche triangolare in riva al lago e in una sauna cinese prima di rientrare in famiglia. Pornofilm soft mimetizzato in rosa, girato come uno spot e montato in modo epilettico, sommerso da musica ad alto volume, concluso con una gherminella di moralismo ipocrita. Tutto è in linea con le idee e la pratica del produttore Zalman King, ben noto agli scopofili di mezzo mondo.