Jerry, sempre più depresso dalla vita di campagna, scrive una lettera al dormiente Tom in cui gli spiega che per tale motivo partirà per New York per non tornare mai più. Arrivato al Grand Central Terminal, il topo esplora la città e ammira i grattacieli, tentando anche di "scalare" l'Empire State Building. La sera, Jerry deve subito far fronte alle prime difficoltà, rischiando di venire investito. Si rifugia in un edificio e sale con l'ascensore, arrivando in un ristorante all'ultimo piano. Dopo aver esplorato alcune stanze, arriva sulla terrazza e sale su un tavolo, mettendosi a ballare con le bambole segnaposto. Mentre balla finisce in una bottiglia di champagne e viene sparato giù dall'edificio, e usando un calzino come paracadute atterra in un vicolo buio pieno di gatti. Jerry scappa via, ma si scontra con dei bidoni della spazzatura che alla fine lo fanno volare contro la vetrina di una gioielleria. La polizia, pensando che sia un ladro, inizia a sparargli...

A causa di una marachella di Pluto, che cerca di stipare il suo osso all'interno del loro albero, la riserva di nocciole di Cip e Ciop rotola giù per un pendio, finendo all'interno della sua cuccia.

Paperino è un idraulico che sta fissando le tubature nel seminterrato di una casa, mentre Pluto cerca di gustarsi un succoso osso. Il cane però ingoia accidentalmente una calamita, attirando a sé vari oggetti. Le disavventure di Pluto coinvolgono anche Paperino, il cui martello viene attirato dal cane. Alla fine Pluto riesce a liberarsi della calamita, che però blocca Paperino ad una tubatura. Il magnete attira a sé vari oggetti, tra cui il piatto con l'osso di Pluto, così il cane può finalmente mangiare e, nel mentre, leccare l'impotente Paperino.

Cip & Ciop sono intenti a raccogliere ghiande e Ciop si avvicina a delle uova scambiandole per ghiande più grandi. A un tratto se ne schiude uno: Ciop sarà costretto a fingersi anche lui un pulcino per sottrarsi all'ira del gallo.

L'agente Paperino viene assegnato alla cattura di un criminale di nome Bimbo Tom (interpretato da Pietro Gambadilegno). Il nome fa credere a Paperino che sarà un avversario facile, ma quando arriva al suo nascondiglio scopre che in realtà è un massiccio energumeno che si disfa immediatamente di Paperino. Il papero decide di utilizzare la strategia ed è in grado di rientrare in casa di Tom travestito da bambino. Tom, che sorprendentemente si affeziona al bambino, quando scopre l'inganno insegue Paperino per strada, ma viene finalmente arrestato dai marcianti colleghi del papero.