Un monaco buddista vive insieme ad un suo allievo in una casa galleggiante situata nel mezzo di una bellissima valle...Quest'ultimo dovrà, come tutti, affrontare la vita, sé stesso, il suo animo, un animo congenitamente corrotto.La metafora della vita dell'uomo in quanto creatura imperfetta, nulla di più drammaticamente semplice.

Manciuria, confine tra Unione Sovietica e Cina, anno 1950. Un treno militare proveniente dalla Russia sovietica e carico di criminali di guerra accusati di aver collaborato con l'invasore giapponese durante la guerra fa il suo arrivo in un avamposto della Repubblica Popolare Cinese. Tra i prigionieri vi è Aisin Gioro Pu Yi, l'ultimo e ormai ex imperatore cinese: non si distingue per nulla dagli altri prigionieri, e i soldati lo trattano con la stessa durezza che riservano agli altri ostaggi. Facendo drammaticamente i conti con un avvenire nei panni di un carcerato senza importanza e prospettive, peraltro alla totale mercé di un feroce e onnipotente regime comunista, tenta il suicidio tagliandosi le vene e immergendole nell'acqua calda di uno squallido gabinetto. Mentre i guardiani tentano di sfondare la porta, intuendo il sospetto, la mente del moribondo inizia a rievocare la sua vita fin dal primo ricordo d'infanzia.

Il giovane Heinrich Herrer, scalatore austriaco adottato dal nazismo, nel 1939 si aggrega a una spedizione per scalare una montagna del Tibet. L'impresa non riesce. Di ritorno al campo Heinrich viene arrestato dagli inglesi che nel frattempo sono entrati in guerra contro la Germania. Evade e in compagnia dell'amico Peter comincia a vagare per il Tibet. Passano gli anni e i due giungono a Lhasa, la città sacra dove vive il Dalai Lama bambino. Ispirato ad una storia vera.

Ispirata dalla vita del principe Asoka della dinastia Maurya, questa epopea Bollywood racconta di come un astuto guerriero si trasforma in leggendario maestro buddhista.

Anni Cinquanta. L'investigatore Anders Olsen indaga su un rapinatore di banche che ha sparato a due agenti ed è fuggito per le strade di Copenaghen. Una volta arrestato, il rapinatore afferma di aver fatto tutto da solo ma la cosa strana è che alcuni testimoni oculari sono pronti a testimoniare come l'uomo sembrasse agire in trance. Olsen scopre così che l'imputato è stato in carcere insieme al carismatico Björn Nielsenin e inizia a sospettare che questi lo abbia ipnotizzato al fine di commettere il crimine. Per risalire al bandolo della matassa, Olsen chiede aiuto a un rinomato ipnotista.