In epoca Ming, in un villaggio della Cina settentrionale, vive una bella e valorosa fanciulla. Figlia di un ministro condannato a morte dalle torture di un generale, la giovane si rifugia in una casa infestata dai fantasmi. Qui incontra un povero pittore letterato, che decide di aiutarla a fare giustizia per i torti subiti. I due avranno a che fare con un generale travestito da viandante cieco e con un monaco buddista esperto in arti marziali, le cui ferite si rigenerano al sole e il cui sangue si tramuta in oro.

Alcune mostruose creature attaccano un piccolo villaggio e un bambino per salvarsi scappa verso le vicine montagne. Inconsapevolmente, il piccolo libera il Re Scimmia, creatura onnipotente che da cinquecento anni era imprigionato in una gabbia di ghiaccio per volere degli dei. Con l'aiuto del Re Scimmia, il bimbo ora rappresenta l'unica speranza per il suo villaggio.

La località indiana di Bodh Gaya, ai confini con il Tibet, è la sede di una cerimonia iniziatica al Buddhismo, celebrata alla presenza del Dalai Lama e affollata da centinaia di migliaia di fedeli. Durante la liturgia (della durata di sei settimane), viene composto un gigantesco ed elaboratissimo mandala, un dipinto sacro fatto di sabbia colorata, la cui successiva distruzione sta a simboleggiare l'"impermanenza" delle cose di questa Terra.