Le peripezie di tre amici alle prese col vizio delle scommesse ippiche: Mandrake, indossatore morto di fame, Er Pomata, disoccupato, ricco solo di grandi risorse truffaldine, e Felice, guardamacchine abusivo. I tre trascorrono gran parte del loro tempo cercando di mettere insieme i soldi per scommettere, solitamente a Tor di Valle, e in altri ippodromi della penisola; mettono a segno furberie e truffe di ogni genere, spesso ai danni di Manzotin, al secolo Rinaldi Otello, macellaio e nemico giurato dei tre protagonisti.
Il fantasma del pirata Barbanera, evocato quasi per caso da un giovane insegnante, decide di compiere una buona azione perché solo così potrà riposare in pace. È grazie a lui che un gangster senza scrupoli non riuscirà a mettere le mani su un alberghetto ipotecato e che la squadra locale di atletica potrà battere quelle avversarie.
Nel 1954 Phenix City, in Alabama, è un'oasi di vizio, gioco d'azzardo e prostituzione. Da cinquant'anni il governo locale e i giudici altamente corrotti sono sottomessi alla volontà della criminalità organizzata, che ha fatto della Quattordicesima strada il proprio nucleo operativo. In questo contesto, un gruppo di riformatori sta cercando di convincere Albert Patterson, l'avvocato più in vista della città, a passare dalla loro parte. Patterson, ormai anziano, non vuole schierarsi però con nessuno, desiderando solo di godersi la vita familiare e il ritorno del figlio John, avvocato e ufficiale dell'esercito, dalla Germania. Quando i ragazzi della Quattordicesima strada ricorreranno a omicidi e intimidazioni, Patterson prenderà posizione con l'aiuto del figlio John.
Tonino, uscito di prigione, entra nell'organizzazione del camorrista don Mario Capece. Riceve il controllo di due bische, ma vuole sostituirsi al capo in un controllo edilizio. Il boss tenta di ucciderlo, ma è Tonino che riesce ad uccidere lui.