Harry Sultenfuss (Dan Ackroyd) è vedovo dal 1961, anno in cui nasce la piccola Vera e in cui sua moglie muore di parto. Harry di mestiere fa l'impresario di pompe funebri, stravede per la figlioletta, ormai undicenne, e non ha nessuna intenzione di risposarsi. Vera è un po' strana, è innamorata di uno dei suoi insegnanti, ha un solo amico , l'occhialuto e timido Thomas (Culkin), e somatizza le malattie di cui sono stati affetti i clienti del papà. Senza contare che è gelosissima del babbo. Così quando Harry comincia ad avvicinarsi a Shelly (Curtis), lei non la prende bene. Jamie Lee Curtis truccatrice di cadaveri è una buona idea. Così come tutto il lato macabro del film. L'altra grande idea è quella di far morire Culkin per la puntura di un'ape. Insomma la storia è un buon racconto di formazione. Quel che non funziona è la regia di Zieff che la butta troppo spesso sul sentimentale.

Om ( #ShahRukhKhan) e Shanti ( #DeepikaPadukone) si sono conosciuti in un'altra vita, 30 anni prima. Una storia d'amore senza successo ma quando i due si reincontrano sentiranno di conoscersi già. E allora cercheranno di vendicarsi di chi li ha fatti soffrire un tempo. Un film divertente con attori fantastici in cui si intreccia il tema della reincarnazione. Madre di Om la bravissima #KirronKher, nei panni del cattivo l'affascinante #ArjunRampal. La spettacolarità del film sta anche nell'alta presenza di attori, soprattutto nella famosa canzone " "Deewangi Deewangi"".

Ironico come suo solito, ma usando maggiormente le corde del melodramma, Almodovar rende omaggio ai suoi registi preferiti, come Sirk e Matarazzo. Il film parte con una citazione da Lo specchio della vita e termina con un'altra da Madame X e inserisce anche un dialogo tratto da Sinfonia d'autunno di Bergman. Tutto questo per raccontare la storia di Rebecca che è sempre vissuta all'ombra della madre, famosa cantante. Da piccola si era macchiata di un crimine contro un compagno di mamma. Ora c'è di mezzo un altro omicidio a cui indaga un giudice che, per motivi di lavoro, ha anche indossato gli abiti femminili in un locale notturno ed ha amato intensamente Rebecca in camerino. La madre si sacrificherà per farsi perdonare dalla figlia l'indifferenza con cui l'ha allevata. Efficace Victoria Abril e anche Miguel Bosé nel ruolo duplice del giudice

A Tulaigh Mhór (Tullymore), Jackie O'Shea e Michael O'Sullivan, amici per la pelle, scoprono che un compaesano ha vinto la lotteria, e architettano un piano per cercare di dividere con lui la vincita. Ma ci sono due sorprese in agguato. La prima è che il fortunato, il pescatore Ned Devine, è morto per la forte emozione, così i due decidono di riscuotere la vincita e dividerla tra loro, ispirati da un sogno fatto da Jackie. La seconda è che la vincita è enorme: quasi sette milioni di sterline irlandesi. Allora i due coinvolgono il villaggio nella "truffa" con l'intento di dividere la somma tra tutti i 51 abitanti.

Nel 1970 quattro amiche passano la loro ultima estate di adolescenti. Si ritrovano 25 anni dopo. Episodi di vita provinciale rievocati sull'onda ambigua della nostalgia e nelle forme di un trito minimalismo al femminile, in parte riscattato dalla freschezza delle giovanissime interpreti.

Londra, fine 800. Jack Worthing, nonostante i suoi dubbi natali (è stato trovato dentro una borsa da un ricco benefattore) è divenuto un gentiluomo irreprensibile e un perfetto tutore di Cecily, nipote di chi l’aveva adottato. L’incontro con Gwendolen, ragazza dell’alta società, e il conseguente innamoramento darebbero una svolta alla sua vita. Ma la ragazza ha la ferma intenzione di sposarsi solo con qualcuno che si chiami Ernest, nonostante sua madre – la gelida e vittoriana lady Bracknell – abbia progetti ben diversi. Il bello è che anche Cecily ha la stessa fissazione, e il suo spasimante Algenorn è costretto a ricorrere allo stesso trucco di Jack. Vale a dire fingere di chiamarsi Ernest. Ma la cosa darà il via ad una serie sempre più scatenata di equivoci e a una incredibile rivelazione finale…

Wayne e il suo inseparabile amico Garth conducono in uno scantinato un programma musicale via cavo per adolescenti sbullati come loro. Il successo è tale che un boss televisivo che annusa il successo gli offre un contratto favoloso, ma non senza rischi. Scritto da Myers con i coniugi Bonnie e Terry Turner, il film è basato su personaggi e sketch della popolare trasmissione TV Saturday Night Live. È una comicità quasi esclusivamente verbale (e gestualmente molto agitata), affidata al gergo giovanile dei vidioti nordamericani che nella traduzione italiana va in fumo. 6° posto nella classifica degli incassi negli USA.

Toula Portokalos è una trentenne di Chicago "prigioniera" di una famiglia di origine greca, completamente assoggettata alle tradizioni e soprattutto all'eterno desiderio del padre Gus di vederla sposata al più presto con un rispettabile giovanotto, naturalmente di origine greca anch'esso. La libertà per lei comincia il giorno in cui ottiene, con l'appoggio della furbissima madre Maria, il permesso di frequentare un corso d'informatica all'università, che la porta a uscire dal suo ristrettissimo guscio e a curarsi un po' di più, fino a diventare una ragazza carina ed indipendente.

Un batterista fallito, che vent'anni fa faceva parte di una rock-band anni '80, ma ne fu allontanato "calorosamente", ha una seconda chance di raggiungere il successo tanto sognato, entrando a far parte della teen-band di cui il nipote é leader. Inizialmente riluttante, una volta inserito nel gruppo, inizieranno ad arrivare anche i primi complimenti...

Mantenere la propria casa e adempiere ai doveri coniugali senza piegarsi: questo è ciò che Pauline Van der Beck insegna con ardore nella sua scuola per buone mogli. Le sue certezze però vacillano il giorno in cui si ritrova vedova e rovinata. Sarà forse per lei arrivato il momento giusto per essere finalmente una donna libera?

Un poliziotto arrabbiato con il mondo e un venditore di prodotti odontoiatrici si ritrovano partner di un'improbablie caccia al criminale. L'ingenuo venditore, a causa di uno scambio di persona, finisce immischiato in situazioni sempre più assurde e deliranti...

Henry è un giovane agente dell'FBI la cui madre è riuscita a perdere molti chili e, con grande imbarazzo del figlio, si sta dando alla pazza gioia. Sarà proprio la madre, in una delle sue occasioni mondane, a far la conoscenza e fidanzarsi con Tommy, un forestiero che finge di essere un consulente, ma che in realtà è un ladro d'arte, in città per rubare una scultura del Bernini. Henry viene incaricato di guidare il team di sorveglianza alle attività dell'uomo, ma il suo incarico lo porrà di fronte a un dilemma, mettendo in contrasto i sentimenti di attaccamento al dovere e alla legge con quelli della devozione filiale.