Il docente Humbert, alloggiato presso la vedova Haze, la sposa pur di stare vicino alla figlia adolescente, di cui è innamorato. Quando la Haze muore, Humbert si mette finalmente con la ragazzina e con lei viaggia attraverso gli Stati Uniti. Lolita sparisce per poi riapparire tre anni dopo, sposata e incinta.

Due adolescenti annoiate dalla vita vagano con il solo scopo di divertirsi e giocare con gli uomini, mettendo in atto gesti di stravagante ribellione, che le portano a essere cacciate dai locali e inseguite dalla polizia. Il culmine della sarabanda delle due irriverenti guastafeste coincide con un elegante banchetto, al quale le ragazze si autoinvitano solo per ingaggiare una battaglia a colpi di cibo.

Aggiornata al 1985, è la cinebiografia di Howard Stern, disc-jockey e showman, che alla radio divenne un divo di grande popolarità (fino a venti milioni di ascoltatori) con un programma impregnato di sincerità spudorata e di intemperanze verbali (con orgasmi e peti in diretta). Stern interpreta sé stesso, proseguendo la propria autoglorificazione all'insegna del “politicamente corretto”. “Il grande schermo qui non serve a spiegare, analizzare o storicizzare, ma ad alimentare il gioco ed offrirgli una nuova possibilità”

La Statua della Libertà. New York. All'interno dei molti grattacieli prendono corpo storie di vita quotidiana. Una terapista sessuale non è mai riuscita ad avere un orgasmo. Una giovane coppia di ragazzi omosessuali vuole allargare la propria vita sessuale, intraprendendo un menage a trois. Una ragazza non riesce ad avere rapporti interpersonali e si prostituisce con clienti masochisti che disprezza. Tutta questa umanità s’incontra allo Shortbus, colorato locale notturno underground dove tutto è permesso, dove è possibile trovar rifugio senza sentirsi diversi.

Godard si ispira alla classica storia d'amore e di morte di Carmen, la stravolge trasponendola ai giorni nostri (lei diventa una rapinatrice, lui un poliziotto) e la impacchetta in modo formalmente ineccepibile. Trasgressivo, cinico, sarcastico, provocatorio, il film tuttavia sembra quasi vivere di rendita sui passati allori del miglior Godard piuttosto che segnalarsi per ricchezza e originalità come tanti precedenti lavori del regista. Leone d'oro al Festival Internazionale del Cinema di Venezia nel 1983.

Carlo, Giulia, Valentina e Paolo. Una famiglia come tante, lui agente assicurativo e scrittore mancato, lei insegnante che ha dovuto mettere da parte il sogno di fare l'attrice; due figli rispettivamente di diciassette e diciannove anni, una che sogna di fare la velina in un programma televisivo, l'altro che sta per finire la scuola, tra insicurezze e una generale sensazione di essere perennemente fuori posto. Un equilibrio precario, che nasconde incomprensioni, rancori troppo a lungo taciuti, questioni irrisolte; basterà l'incontro di Carlo con una vecchia amica a far precipitare il tutto.

Le vicende di un gruppo di terroristi che si adoperano per portare avanti l'opera della celebre RAF, altrimenti nota come banda Baader-Meinhof. Il gruppo rapisce Patrick, figlio di un ricco industriale. Ma dopo una serie di eventi e in seguito alla pressione di Gudrun, una ragazza della banda che li incita a rompere ogni schema, compresi quelli sessuali, tutti finiranno per scappare.

Arturo e Paco arrivano al castello dove Paco sta per sposare Sulfurina, che si scopre essere una strega.

Per una serie di circostanze il dentista Bernardino Livi è costretto a fingersi un medico esperto in problemi sessuali e dietro cospicue somme di denaro prescrive ai suoi pazienti periodi di astinenza coniugale affinché questi possano sfogare i propri impulsi con gli amanti. Trovatosi ad effettuare una visita a domicilio nella villa del ricco commendator Robelli, Livi conosce la moglie dell'uomo e la sua gemella. Stregato dalle due donne, il medico finisce per farsi coinvolgere nelle varie tresche degli abitanti della villa.