Tre aviatori inglesi, atterrati in Francia nel 1942 col paracadute, sfuggono ai tedeschi grazie all'aiuto dei francesi e a una forte dose di fortuna. Film d'inseguimento in cadenze di farsa, condotto a ritmo forsennato, con una bella squadra di comici tra cui spicca l'esagitato L. de Funès. Record d'incassi in Francia tra i film sull'occupazione anche se _ o proprio perché _ ribadisce il falso mito e gli stereotipi della Francia unita contro i tedeschi. Scritto da Oury con M. Jullian e, per la prima volta, da sua figlia Danièle Thompson.

Una vecchia, simpatica signora inglese prende a pigione un sinistro individuo e i suoi quattro amici che stanno preparando una rapina e che, scoperti, progettano di eliminarla. Due dei più distinti attori inglesi in questa celeberrima e un po' sopravvalutata commedia Ealing, in bilico tra satira e parodia, attraente nel suo impasto di umorismo nero che stinge nel rosa. Scritta da William Rose. Si dice che il prof. Marcus di A. Guinness fosse modellato sull'aspetto fisico del celebre critico e saggista Kenneth Tynan che allora lavorava alla Ealing come consulente letterario.

Skinner (Reginald Denny), un cassiere sottopagato, mente alla moglie Honey (Laura La Plante), raccontandole di aver ottenuto un aumento di stipendio. Eccitatissima, Honey compra per il marito un costoso abito elegante, ma quando egli lo indossa si trova alle prese con molteplici problemi, tra cui il licenziamento. Prima che riesca a darle la cattiva notizia, è trascinato a una festa da ballo nell’hotel in cui soggiorna uno dei suoi clienti più importanti. Alla fine della serata, Skinner con il suo vestito nuovo ha concluso un affare da mezzo milione di dollari ed è diventato socio nella sua vecchia ditta.

C'è un brutto affare di sterline false da risolvere e Lord Smithwich chiama in causa Sherlock Holmes (Michael Caine) Solo che Watson (Ben Kingsley) non ne può più e finalmente rivela alla stampa di essere lui il vero genio della coppia. L'altro in realtà non è che un mediocre attore di nome Reginald Kincaid. In ogni caso il cattivo della vicenda è sempre il vecchio Moriarty che, come sempre, finisce sconfitto.

Mr. Bean è un impiegato scansafatiche della National Gallery di Londra: è talmente inetto ed irresponsabile che il vicepresidente del museo lo vorrebbe licenziare, ma il presidente in persona lo difende pubblicamente ed anzi gli affida un incarico prestigioso ed impegnativo, che solo un grande critico d'arte potrebbe adempiere. Bean si reca quindi a Los Angeles dove è ospite di David Langley, responsabile artistico di un museo che ha appena acquistato per cinquanta milioni di dollari il celebre ritratto di James Abbott McNeill Whistler intitolato La madre: esso è il più importante dipinto statunitense e per l'occasione le autorità statunitensi hanno convocato il "dottor Bean" per tenere un importante discorso alla presentazione del quadro.