Il protagonista della pellicola perde la memoria due volte. La prima volta approda al matrimonio con un'attrice; la seconda volta è per ricordare il suo passato, legato al suo primo matrimonio, che è poi la sua vera vita. E in questa vita resta, senza più vuoti di memoria.

Archimede è un clochard erudito e sofisticato che bazzica le vecchie osterie di Parigi e trascorre l'estate in un cantiere. Si rifiuta di dormire sotto i ponti e per evitare il freddo invernale, decide di farsi arrestare e mettere in una cella. Dopo alcuni tentativi falliti saccheggia il suo bar preferito, ma viene incarcerato per una sola settimana e si rende necessario trovare un'altra soluzione. Nel frattempo, il bistrò ha cambiato proprietario e il nuovo capo, il signor Pinchon, non si rivela "docile" come il vecchio Grégoire.

Giulio Varga è un antropologo in pensione appassionato di feste etcnico-popolari. Abbandonato dalla moglie si reca in un piccolo villaggio del centro-sud per documentare un rituale di origini precristiane. Perso nel bosco, dietro ai ricordi e ai fantasmi del passato, trova rifugio in una casa poco lontana, dove si festeggia una curiosa festa di compleanno. Tra esoterismo e tarocchi, Varga resta coinvolto in una discussione sul senso dell'esistere e dell'esistenza.

Il film è incentrato sulla storia di un giovane studente notato casualmente un giorno da Orson Welles, davanti al Mercury Theatre. Welles rimane così colpito da questo giovanotto che gli affida un piccolo ruolo in Julius Caesar, sua prossima produzione teatrale. Un incontro, con il celebre e immortale regista, che porterà il ragazzo ad imparare molte cose sulla vita e sull’amore.