Una giovane miliardaria determinata, contrariamente al volere paterno, a sposarsi con un aviatore, fugge da casa per raggiungere il suo fidanzato a New York. Durante il viaggio fa conoscenza con un giornalista simpatico, quanto burbero e rettissimo, il quale si assume il compito di farle da tutore.
Henry Frankenstein (Colin Clive) è ossessionato dall’idea di costruire un essere usando parti di cadaveri e dargli vita. Aiutato dall’assistente gobbo Fritz (Dwight Frye), si procura il necessario, ma, per l’ultimo pezzo, il cervello, Fritz prende quello di un criminale. Elizabeth (Mae Clarke), la promessa sposa di Henry, si preoccupa per lui e va a visitarlo in compagnia del luminare dottor Waldman (Edward Van Sloan), che, testimone del successo dell’esperimento di Frankenstein, decide di aiutarlo sin quando la creatura prende vita.
Uno scienziato ha scoperto una sostanza che, inietta nel corpo umano, lo rende invisibile; non ha però trovato quella che lo ripristini nelle condizioni primitive. Iniettatosi la droga, che ha pure effetti eccitanti, produce attorno a sé sbalordimento e paura e, esaltato dalla sua straordinaria prerogativa, si propone di specularvi a tutto suo vantaggio. Ricercato dalla polizia, si nasconde in casa di un suo antico collaboratore, di cui con le minaccie si assicura la complicità. Ma, tradito, si vendica uccidendolo. Continua poi ad essere l'incubo del paese fin quando, caduta la prima neve, l'orme che egli lascia dietro di sé non ne segnalino la presenza rendendolo facile bersaglio ai colpi della polizia. Gravemente ferito, la morte lo renderà a poco a poco visibile.
Tratto dall'omonimo romanzo giallo di Dashiell Hammett, il film è una brillante commedia sofisticata con spunti gialli, incentrata sulla vicenda di Nick e Nora Charles, una coppia di coniugi (ex investigatore lui, ricca ereditiera lei sempre accompagnati dalla cagnetta Asta) amanti della baldoria e dell'alcol, impegnati a investigare sulla scomparsa di uno scienziato e sugli omicidi che ne seguono.
Falso barone e falsa contessa, ladri di gioielli, si fanno assumere da ricca signora parigina per un colpo grosso. Ma lui s'innamora della padrona da derubare. Una delle più deliziose commedie di E. Lubitsch, tutta giocata sul ritmo binario della ripetizione e della specularità. Nella sequenza veneziana in apertura la voce del gondoliere è di Enrico Caruso. Un capolavoro della frivolezza con interpreti infallibili.
Nella piccola nazione di Freedonia Rufus T. Firefly (Groucho) assume i poteri di un dittatore, ma deve fare i conti con due spie nemiche (Chico e Harpo), un tenore (Zeppo) e un astuto “cattivo” (Calhern). Considerato da molti, ma dopo gli anni '60, il capolavoro dei fratelli Marx. È il loro unico film diretto da un regista di talento, e fa storia a sé per la miscela tra satira e operetta europea. 70 minuti di buffoneria non stop senza interventi musicali né romantici. Fu un fiasco quando uscì.
Il brillante dottore Jekyll conduce pericolosi esperimenti sulla separazione del bene e del male negli individui. I risultati porteranno il panico in una nebbiosa Londra di metà novecento.
Uno scienziato ossessionato conduce esperimenti profani sull'evoluzione dell'uomo, affermandosi infine come un semidio sulla razza di abomini e mutanti da lui creati.
Un impresario di Broadway sta preparando un nuovo musical, ma stenta a sopportare i capricci della primadonna che tra l'altro è l'amante del finanziatore dello spettacolo. Poi la diva si rompe una gamba e una ragazza del coro viene chiamata a sostituirla...