Non ha certo tutte le sicurezze del mondo la piccola Lily che a 4 anni spara alla madre per errore ed è costretta a passare i seguenti 10 anni con un padre che non le vuole bene e non manca mai di farlo notare. Così quando la misura è colma scappa per intraprendere un viaggio alla scoperta delle proprie radici (sulle orme di uno simile fatto dalla madre) assieme alla sua badante di colore proprio nell'anno della firma della dichiarazione dei diritti civili per gli afroamericani. Ad accoglierla in un nuovo alveo familiare saranno tre sorelle di colore che producono miele, ma nonostante il benessere Lily imparerà che una cosa è firmare un pezzo di carta e una cosa è farlo diventare realtà.

Layla, Salma e Nuur vivono a Tel Aviv. Giovani donne libere nello spirito che desiderano vivere una vita che rispecchi i loro sogni e le loro esigenze. La loro storia personale è fortemente radicata alle tradizioni: la famiglia di Salma è cattolica, quella di Layla ebrea, Nuur musulmana. Le ragazze, dovranno fare i conti con le loro origini, con le loro famiglie rigidamente conservatrici e con la società (come ricorda Wissam a Layla, "qui non siamo in Europa"), al fine di trovare la loro strada.

I due poliziotti Andres e Simon, buoni amici tra di loro, conducono esistenze molto differenti. Andreas si è accasato e vive con la bella moglie e il figlio mentre Simon, da poco divorziato, passa la maggior parte del tempo a ubriacarsi in uno strip club. Tutto cambia quando i due sono chiamati a sedare una lite domestica tra una coppia di drogati. L'eccezionalità di un intervento di routine è data quando Andreas trova in un armadio il figlio neonato della coppia, un evento che lo porta a confrontarsi con il proprio senso di impotenza e che lo scuote del tutto. Mentre Andreas perde lentamente la cognizione di cosa sia giusto e cosa no, toccherà all'indisciplinato Simon tentare di ristabilire una sorta di equilibrio.

Un quintetto di giovani amici della sinistra radicale USA invita a cena un camionista che si rivela un bieco nazionalista, fascistoide e violento. Uno dei padroni di casa lo uccide per legittima difesa. Digeriti i rimorsi e seppellito il cadavere in giardino, i cinque cominciano a invitare a cena e a uccidere i peggiori reazionari che gli capitano a tiro. Prima di fermarsi ne ammazzano dieci. Scritta da Dan Rosen, è una black comedy politico-culinaria che non manca di aguzza ironia nel disegno dei personaggi, dei rapporti interni al gruppo (con lo studente nero di giurisprudenza che fa da guru agli altri) e della ludica logica criminale che li guida. Ma il regista esordiente dà l'impressione di non sapere bene come padroneggiare la materia e le sue implicazioni etiche e politiche. Ripetitivo ed equivoco. Un'apprezzabile squadra di interpreti, ospiti compresi. Girato nel 1994.

Dopo aver sconfitto i Goti e aver fatto prigionieri la regina Tamora, i suoi tre figli e il suo amante il generale Tito Andronico torna a casa. E' arrivato il momento di sacrificare agli dei un nemico. Allora il generale fa uccidere uno dei figli di Tamora provocando in questo modo il desiderio di vendetta della regina e dei due figli superstiti. A Roma nel frattempo è guerra aperta per il successore dell'imperatore.

La storia di una studentessa del college alla "ricerca della propria identità" che si mantiene lavorando come tata per una ricca famiglia di New York...

Nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, Charlotte Gray, una giovane donna scozzese, viene paracadutata nel sud della Francia, dietro le linee nemiche. La donna è stata reclutata dal governo britannico per un'operazione speciale mirata a contattare e prendere accordi con i partigiani locali. Ma la vera missione di Charlotte è personale, infatti il suo obiettivo è quello di ritrovare Peter, l'uomo che ama, un aviatore inglese disperso durante una battuta aerea.