È il 1950 e il Brasile intero ha la radio all'orecchio o gli occhi puntati al piccolo schermo: è una questione di orgoglio nazionale. La sconfitta in casa, per mano dell'Uruguay, nell'ultima partita dei Mondiali di Rio, getta il paese in uno stato di prostrazione collettivo e devastante. Attraverso la messa in discussione della pratica della ginga, espressione di un calcio felice e spettacolare, i brasiliani mettono in discussione la loro stessa identità e la loro visione del mondo. Ma non il piccolo Dico, 9 anni, folletto del calcio giocato senza scarpe tra i vicoli di Bauru. Colpito dalla tristezza sul volto del padre, Dico gli promette che un giorno porterà il Brasile alla vittoria, e dodici anni dopo, in Svezia, onorerà quel primo voto e si farà conoscere dal mondo intero col nome di Pelé.

L'anziano Norman Dale accetta l'offerta di un amico, preside del college di Hickory, una cittadina dell'Indiana, per allenare la squadra di basket. L'ambiente in cui si trova, però, è scettico e diffidente e, a cominciare dall'allenatore che lo ha preceduto, moltissimi sono contro i suoi metodi poco ortodossi. L'allenatore nomina "Colpoincanna", padre di uno dei suoi ragazzi, che sa tutto del basket, suo assistente in campo e lo aiuta a smettere di bere. Tenendo duro, lottando contro arbitri prevaricatori, sbraitando e caricando i suoi ragazzi al massimo, Dale porta di partita in partita la squadra a vincere addirittura il campionato regionale alla presenza di ventimila spettatori.

Jerry Maguire, spregiudicato procuratore sportivo dalla vita frenetica, viene licenziato dall'agenzia per cui lavora. Cercherà di ricostruirsi una nuova vita con l'aiuto di Rod Tidwell, atleta in declino, e di Dorothy, una deliziosa ragazza che decide di seguirlo nel suo futuro incerto.

L'allenatore dei Miami Sharks Tony D'Amato e' in crisi adesso che la sua squadra dopo due anni di succesi e' in calo di rendimento, ad aggravare le cose ci sono l'infortunio del quarterback titolare "Cap" Rooney e le pressioni della giovane proprietaria Christina Pagniacci.

La preparazione atletica, il cameratismo universitario e l'avventura olimpica, a Parigi nel 1924, di due atleti britannici: Eric Liddel, cattolico religiosissimo, che corre per la gloria e la gioia del Signore, e Harold Abrahams, ebreo, che gareggia contro il pregiudizio della società protestante.

Trasferitosi da poco in un nuovo liceo, un ragazzo "difficile" abituato ad essere una star sportiva nella scuola precedente, trova parecchi ostacoli nel suo inserimento. Quando durante una festa, verrà sfidato in un combattimento e subirà un'umiliazione pubblica, decide di allenarsi rivolgendosi ad un esperto del settore che diventerà poi la sua guida. Entrerà così in mondo fatto di combattimenti sotterranei...

Arruolato nella Legione Straniera, Lyon diserta e vola a Los Angeles per salvare il fratello nei guai con alcuni trafficanti di droga, ma lo trova morto. Mentre la cognata e la nipotina lo ritengono responsabile dell'accaduto, il disertore combatte contro un'imbrogliona del mondo del kickboxing e contro due tipacci della Legione che vogliono riportarlo indietro a ogni costo.

Uno stravagante prete, s'inventa lottatore di wrestling, con tanto di maschera, il tutto per salvare i bambini dell'orfanotrofio in cui lavora che altrimenti rimarrebbero in mezzo ad una strada...

Il giovanissimo Daniel vittorioso in una dura gara di "Karate", grazie all'addestramento fatto sotto le vigili cure di Miyagi, vive nella sua linda casetta nippo-americana. Profittando dei preziosi consigli e della impeccabile tecnica del venerato maestro di arti marziali, il simpatico ragazzo ha raggiunto un traguardo prestigioso, maturando con la nuova disciplina la propria personalità anche sul piano caratteriale e morale. Quando Miyagi viene richiamato nel suo villaggio natale presso Okinawa dalla notizia della gravissima malattia del vecchio padre, Daniel ottiene di accompagnarlo nel triste viaggio.

Da un romanzo di Peter Abrahams: vite parallele di un campione di baseball (Snipes), da poco rientrato nei Giants col madornale ingaggio di 40 milioni di dollari, e di un suo fan, commesso viaggiatore di coltelli. Due, e complementari, i temi principali: l'analisi psico-sociologica del fanatismo sportivo, moderna forma dell'idolatria; il patologico bisogno di passare un quarto d'ora sotto i riflettori della pubblicità televisiva. Storia di un'ossessione, è un film artificioso e sforzato con una prima parte interessante, un'eccellente fotografia di Dariusz Wolski e un'interpretazione superba di De Niro.AUTORE LETTERARIO: Peter Abrahams

La storia vera di Jackie Kallen, figlia di un allenatore di boxe e prima donna manager di pugili professionisti, talmente in gamba che è riuscita a trasformare un semplice ragazzo di Detroit nel campione del mondo dei medio-massimi.