L'inizio della saga: durante il viaggio verso le terme Komori, dove deve svolgere una delicata missione, Ogami ricorda gli eventi precedenti della sua vita che lo hanno portato a perdere tutto e diventare il lupo solitario. Da segnalare gli epici duelli contro Bizen e Kurando Jagyu.

Ogami viene incaricato di uccidere la pericolosa Oyuki, una temibile guerriera che uccide e disonora i samurai del paese. Durante il viaggio alla sua ricerca, il lupo solitario e il suo cucciolo incontreranno Gumbei Yagyu e si confronteranno con il padre di Oyuki, in un intenso dialogo dove i due padri si interrogano sul loro triste destino.

Il signore del potente clan Kuroda mette in pericolo l'onore e il prestigio del suo clan per interessi personali, i suoi sottoposti ingaggiano il lupo solitario per smascherare l'intrigo. Memorabili i cavalieri mascherati Kuroda e l'incontro con il bonzo Wajo Jikei.

Kyoto 1113. Tadamori Taira e suo figlio Kyomori ritornano vittoriosi da una missione contro alcuni ribelli. Un giorno Kyomori viene a sapere che Tadamori non è il suo vero padre, dal momento che la madre, amante dell'imperatore Shirakawa, lo tradiva con un monaco. Essendo del tutto incerta la paternità del bambino, l'imperatore ripudiò la donna e chiede a Tadamori di prenderla in moglie per evitare scandali. Il giovane resta sconvolto tanto che, quando a Tadamori viene affidata una nuova missione, rifiuta di prendervi parte. La battaglia è vinta e l'imperatore decide di onorare il suo miglior guerriero offrendogli un titolo nobiliare. L'uomo, però, muore poco dopo, tenendo tra le mani un ventaglio che rivela le origine imperiali di quello che ha cresciuto come suo figlio.

Giappone, 1159. Moritō, un coraggioso samurai, compie un atto eroico salvando la bella Kesa durante una violenta rivolta. Moritō si innamora di lei, ma rimane sconvolto quando scopre che è sposata.

Il lupo solitario vive in questo viaggio tre eventi legati al suo passato: una ragazza che ha perso la sua famiglia, una famiglia che ha perso il suo nome e un samurai che cerca la vera via del guerriero. Il finale è l'apoteosi della massima espressione di un film di samurai. Leggendario.